Mentre era in auto, Ivan Venturi, il capo di IV Productions nonché storico nome dell'industria dei videogiochi italiana, ha sentito alla radio un'intervista a Vincenzo Branà, il presidente del Cassero di Bologna e portavoce dell'Arcigay Italia. Da lì è nata l'idea di Pride Run, gioco dichiarato dai suoi stessi autori "il più gay di sempre", in cui bisognerà guidare dei coloratissimi cortei per le strade delle città di tutto il mondo, spargendo gioia e allegria, così da coinvolgere più persone possibile.
Il gioco si baserà su meccaniche molto semplici e dirette e fonderà tutto il suo appeal su una grafica pixel art stile 16-bit piena di colori. Di fatto gli autori si rendono conto della natura di ciò che stanno facendo e considerano Pride Run come un vero e proprio atto politico. Gli avversari dei cortei saranno infatti blocchi di gruppi avversi, bacchettoni e fascisti. La prima città a essere rappresentata sarà Pisa, perché fu lì che si tenne il primo Pride italiano nel 1979, poi seguiranno Berlino, Sao Paulo, Londra e Mosca, con quest'ultima in cui si dovrà riuscire a resistere il più a lungo possibile alle forze dell'ordine che inevitabilmente finiranno per arrestarci.
IV Productions non ha annunciato date d'uscita per il gioco o piattaforme specifiche, anche se dalle prime immagini possiamo dedurre che sia in sviluppo per PC e sistemi mobile (ma per la conferma ufficiale, bisogna attendere).