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Un saluto da Tanzen

Volevo ringraziarvi per i tanti anni passati assieme.

NOTIZIA di Antonio Fucito   —   06/12/2017

Ricordo vividamente il mio primo E3 di Los Angeles: giugno 2001, assieme a due colleghi di Alternative-Reality. La notte prima non dormii per l'eccitazione, nonostante scrivessi già da un paio d'anni - in punta di piedi - per uno dei siti che aveva acceso la miccia dell'informazione videoludica digitale italiana.
Questo perché stavo coronando il sogno di ogni giocatore non occasionale: partecipare in prima linea alla fiera più importante del mondo dedicata ai videogiochi, vederli in anteprima e intervistare i miei "beniamini".
Un'emozione indescrivibile, che auguro a tutti di poter provare almeno una volta, qualsiasi sia la propria passione.

Due anni dopo, l'inizio della mia avventura con Multiplayer.it, un crescendo di soddisfazioni impossibili da elencare senza occupare migliaia di caratteri, dalla prima Superdiretta (mondiale?) con mezza webcam dalla GDC di San Francisco nel 2008 alle rubriche di approfondimento, fino agli speciali di "colore" quando il fenomeno Youtuber non era nemmeno in fase embrionale. Insomma, insieme ai miei colleghi, ho avuto la fortuna e il merito di aver reso Multiplayer.it una delle testate più autorevoli e dinamiche sull'argomento, definendo tanti stilemi dell'informazione videoludica oramai di utilizzo comune.

La soddisfazione più bella è stata quella di aver impostato un rapporto con i lettori meraviglioso, grazie ai video e alla volontà di metterci sempre la faccia, senza filtri: in questi anni ho visto crescere letteralmente una parte di voi, da adolescenti che pendono dalle nostre labbra e approvano tutto quello che facciamo, fino a diventare ragazzi o adulti che maturano una coscienza critica verso quello che scrivi, che non si sentono più (giustamente!) di un "livello" diverso dal tuo. Non di rado succede che ne sapete più di su un determinato gioco, e se vi incontriamo in una partita online, ci fate un mazzo così :)
E poi quelli che hanno intrapreso il mio stesso lavoro, quelli che si sposano, mettono su famiglia ma ogni tanto giocano ancora, ti vedono come un buon amico virtuale compagno di tante chiacchiere scritte e scorribande sui vari social. Anche quelli che ti criticano - talvolta insultano! - aiutandoti a crescere e magari a fare un esame di coscienza se hai fatto qualcosa con eccessiva leggerezza.

Oggi sono arrivato ad una decisione che mai avrei pensato di prendere, quella di interrompere il mio rapporto con una parte fondamentale della mia vita.
Dare troppe spiegazioni, soprattutto dettagliate, avrebbe poco senso adesso. Ma come spesso accade in questi casi, le scelte sono una conseguenza del fatto che ciò che si può dare e quello che si può ricevere non sono più in equilibrio e in sintonia; allora meglio affrontare il cambiamento con consapevolezza, senza rifuggirlo.

Sia messo agli atti che la mia passione infinita per i videogiochi è rimasta immutata! Così come la voglia di parlarne e confrontarmi ogni volta possibile: senza di voi non avrebbe avuto senso fare questo lavoro.
Prima di pensare al prossimo passo, però, ho ritenuto doveroso chiudere questo capitolo che ha rappresentato 16 anni di vita e metabolizzarlo, trasformando il sentimento di appartenenza in un tatuaggio virtuale (o magari reale, chissà!) da portare silenziosamente sul petto.

Nel frattempo continuerete a trovarmi su tutti i Social esistenti sulla faccia della terra, oppure nell'intramontabile mail.

Senza sciorinare liste col rischio di dimenticare qualcuno, GRAZIE ai colleghi e collaboratori con i quali ho condiviso questa esperienza, ogni piccolo accadimento è stato un insegnamento prezioso dal punto di vista professionale e personale.

A voi che mi avete letto fino ad oggi su Multiplayer.it: SCEMO CHI LEGGE, mi mancherete dannatamente.

Antonio