Trump ha annunciato di aver organizzato un incontro con alcuni rappresentanti dell'industria videoludica per discutere dei contenuti dei videogiochi, che secondo lui sono tra i responsabili, culturalmente parlando, delle stragi scolastiche che piagano gli USA (l'ultima questa sera).
Che fosse una boutade per per evitare di affrontare il problema vero, ossia la libera vendita di armi in tutta la nazione, lo avevano già affermato molti commentatori. Ora però è arrivata in un certo senso la conferma: dell'incontro di Trump con l'industria videoludica, l'industria videoludica non sapeva e non sa assolutamente niente.
A svelarlo è stata l'Entertainment Software Association (ESA), che ha diramato un comunicato stampa in cui si afferma che nessuno dei suoi membri o dei suoi rappresentanti ha ricevuto un invito per incontrare Trump. L'ESA ne ha approfittato comunque per ribadire che il problema delle stragi scolastiche non può essere ricercato nei videogiochi, perché i titoli che si giocano negli Stati Uniti sono gli stessi che si giocano nel resto del mondo, dove però non si registra lo stesso tasso di violenza. Del resto, afferma l'ESA, sono più di vent'anni che l'industria collabora con associazioni e famiglie per aiutare i giocatori e chi gli è vicino a fare scelte informate relative all'intrattenimento.
Per inciso, dell'ESA fanno parte tutti i big dell'industria, come Nintendo, la divisione PlayStation di Sony, Microsoft, Electronic Arts, Activision, Take Two e moltissime altre compagnie. A questo punto rimane da capire con chi abbia organizzato l'incontro Donald Trump.