Abbiamo visto qualche ora fa il montaggio video utilizzato dall'amministrazione di Trump per dimostrare il tasso di violenza contenuto nei videogiochi attuali, all'interno del discorso sulla necessità di aumentare la sicurezza nelle scuole.
Il meeting con i rappresentanti dell'industria videoludica non sembra sia arrivato a stabilire dei punti programmatici, ma è stata più un'occasione per riflettere sulla questione dei videogiochi violenti. Pare che Trump si sia limitato a mostrare il video affermando "Tutto questo è violento, no?" e incoraggiando a "esplorare quello che è possibile fare per rendere le cose più sane nella società". Secondo quanto riportato, non ci sono stati molti discorsi sulla necessità di limitare i contenuti violenti o censurare, quanto piuttosto sul rafforzamento delle misure di classificazione dei prodotti per età e sul trovare metodi più sicuri per garantire che i titoli destinati a un pubblico maturo non possano essere fruiti dai minori.
The Verge riporta che "i presenti hanno affermato che non ci sono stati molti discorsi su restrizioni governative relative ai contenuti (che potrebbero comportare delle norme di difficile attuazione in termini legali) e che la conversazione si è concentrata maggiormente su un rafforzamento delle restrizioni ai contenuti in base all'età o eventuali misure volontarie che potrebbero essere intraprese dall'industria stessa". L'Entertainment Software Association, da parte sua, ha affermato in un comunicato che "Abbiamo riferito dei numerosi studi scientifici che stabiliscono la mancanza di connessioni tra videogiochi e comportamenti violenti, abbiamo parlato del Primo Emendamento a protezione dei videogiochi (il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti riguarda, tra le altre cose, la libertà d'espressione, di parola e di stampa -ndR) e di come il sistema di rating utilizzato dall'industria fornisca già un aiuto per tenere informati i genitori e consentire scelte consapevoli".
Il presidente Trump è sembrato piuttosto di mentalità aperta in questa occasione, e nonostante abbia fatto presente che alcuni studi sono giunti invece a conclusioni contrarie a quelle citate dall'ESA sulla correlazione tra videogiochi e comportamenti violenti, ha incentrato il discorso soprattutto sulla possibile desensibilizzazione alla violenza che alcuni videogiochi possono attuare sul pubblico più giovane.