Una triste tradizione di ogni post-massacro scolastico made in USA, vede alcuni politici mettersi a caccia di capri espiatori per deviare l'attenzione dal problema della spregiudicata libera vendita di armi per tutta la nazione, che consente a soggetti come il diciassettenne Dimitrios Pagourtzis, che ha recentemente commesso la strage di Santa Fe, Texas, in cui sono morti otto studenti e due professori, di equipaggiarsi di tutto punto.
Stando a Dan Patrick, il vicegovernatore dello stato del Texas, la colpa di ciò non è da ricercarsi nelle armi, ma nella svalutazione della vita causata dall'aborto, dal divorzio, dai film violenti e dai videogiochi violenti. Insomma, stando a quel che dice il problema sarebbe la desensibilizzazione alla violenza, non la violenza stessa.
In particolare, ore e ore passate con i videogiochi preparerebbero i giovani a uccidere: "Stando a psichiatri e psicologi, il 97% dei giovani utilizza i videogiochi, l'85% dei quali sono violenti."
Peccato che Patrick non abbia fornito alcuna fonte di questa statistica, fonte che di nostro abbiamo cercato senza troppa fortuna. Comunque secondo lui la soluzione, appoggiata anche da alcuni genitori, sarebbe quella di armare i professori.