Sembrava che le cose fossero partite col piede giusto per il GDPR, addirittura Facebook ha comunicato da subito di averlo esteso a tutti i suoi utenti, non solo quegli europei; a distanza di qualche ora però possiamo già farvi presente che la questione si sta complicando: sembra che Google e Facebook siano stati accusati di non aver rispettato le nuove norme per la tutela dei dati personali, rischiando così multe davvero salate.
Il gruppo austriaco per la tutela della privacy Noyb.eu ha presentato quattro istanze ad altrettante autorità che si occupano della tutela della privacy: una sarebbe indirizzata contro Google, le altre contro Facebook; il motivo è presto detto, alla base del GDPR vi sarebbe la possibilità di esprimere il libero consenso da parte dell'utente al trattamento dei dati personali, e al momento i form proposti da Google e Facebook non lo consentirebbero. I box per il consenso che stanno apparendo online nelle ultime ore vengono infatti accompagnati da una minaccia più o meno velata di cessazione del servizio in caso di rifiuto, e questo non sarebbe legale. Morale della storia: le istanze verranno debitamente valutate, e al momento Google rischia una multa da 3,7 miliardi di Euro, Facebook e compagnia invece tre multe da 1,3 miliardi ciascuna.
