Negli ultimi anni la parte più interessante dell'E3 non è più la fiera in sé, ma ciò che avviene prima. Se vogliamo è uno dei segni del cambio di funzione di eventi simili, che sono sempre più legati all'impatto sui social network e sempre meno al racconto dell'industria, con la stampa che da anni fa da quasi da tappezzeria. Del resto durante la fiera di sorprese ce ne sono gran poche, e quelle che ci sono vengono ormai ampiamente anticipate per far salire l'acquolina in bocca al pubblico. Insomma, se dal punto di vista organizzativo le settimane prima dell'E3 non sono ancora l'E3, dal punto di vista mediatico lo sono eccome. A dimostrarlo ci sono gli annunci e i teaser di questi giorni, nonché la solita atmosfera da fine di mondo che si respira nel settore.
Prendiamo ad esempio Bethesda, che dopo aver svelato RAGE 2 e aver sparso un po' ovunque le tracce dell'espansione di Prey, ci ha di fatto detto che durante la sua conferenza presenterà qualcosa di inerente alla serie Fallout. Qualche sorpresa non mancherà, tanto per non mandare sprecata la serata, ma intanto si è premunita di farci conoscere in anticipo buona parte del menù.
Se vogliamo qualcosa di simile ha fatto anche Nintendo, di cui conosciamo molti dei titoli che saranno mostrati: probabilmente Metroid Prime 4, Bayonetta 3, sicuramente Super Smash Bros. e, ovviamente, il nuovo Pokémon, che a quanto pare sarà svelato prima della fiera.
Se vogliamo, ricostruzioni simili sono fattibili per tutti i publisher e i produttori hardware che terranno conferenze, con alcune eccezioni degne di nota: Sony e Microsoft. Il motivo è semplice: Sony è leader del mercato console e non può permettersi uno spettacolo sottotono, mentre Microsoft è in cerca di rivalsa e non può permettersi uno spettacolo sottotono. Se non lo aveste capito, entrambe non possono permettersi uno spettacolo sottotono, anche se per motivi diversi.
Gli altri hanno meno interesse a tenersi tutte le uscite per la fiera, perché sanno che per loro vincere o perdere la sfida della conferenze è totalmente indifferente. Anzi, è proprio insignificante. Certo, sicuramente anche per loro è una prova di forza e un'ottima vetrina, ma non è il momento culminante di una battaglia campale. Nintendo stessa si è da anni posizionata ai margini dello scontro, ritagliandosi una sua fetta di mercato il cui pubblico core è più interessato ai giochi che a vincere la guerra di chi ce l'ha più lung... luminoso. Il palco, ovviamente.
Insomma, sicuramente l'E3 di quest'anno sarà un bel vedere e ci saranno diverse sorprese, ma come al solito chi non deve dimostrare nulla si è già premunito di farci sapere quali saranno queste sorprese. E forse è giusto così.