A quanto pare la "classicità" di Dragon Age: Origins non si ferma al suo solo sistema di combattimento, ma coinvolge anche un altro importante aspetto del gioco: la longevità, stimata da Ray Muzyka in persona intorno alle 120 ore di gioco.
A rivelarlo è il sito web VG247, che intervistando il CEO di BioWare a Colonia ha scoperto che il designer canadese ha impiegato grossomodo quell'intervallo di tempo a completare il 90% del gioco, quest secondarie e dungeon facoltativi compresi.
Considerando che il titolo BioWare dovrebbe assicurare un alto grado di rigiocabilità, ci troviamo sicuramente di fronte ad un titolo estremamente longevo, un degno erede del colossale Baldur's Gate 2.
120 ore per Dragon Age: Origins
E rigiocandolo con tutti i e sei i profili?