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Alexa, gli impiegati di Amazon conoscono gli indirizzi dei clienti spiati [Aggiornata]

La vicenda delle conversazioni con Alexa spiate da Amazon si fa sempre più inquietante, con questi ultimi che pare conoscano gli indirizzi dei clienti.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/04/2019

A quanto pare migliaia di dipendenti di Amazon non solo sono pagati per spiare le conversazioni dei clienti con Alexa, ma conoscono anche gli indirizzi degli stessi.

Come saprete, a inizio mese Bloomberg ha portato allo scoperto il fatto che a quanto apre Amazon paga migliaia di dipendenti per ascoltare le comunicazioni dei clienti con Alexa. L'obiettivo sembra essere quello di migliorare l'assistente virtuale, ma la vicenda ha dei contorni davvero inquietanti, che lo diventano ancora di più considerando che gli impiegati conoscono gli indirizzi dei clienti che stavano ascoltando. Più precisamente, hanno accesso alle loro coordinate geografiche che, inserite in un software di terze parti, rende facilissimo individuare l'indirizzo di chi si sta spiando.

A svelarlo sono stati cinque impiegati di Amazon, che ovviamente sono voluti rimanere anonimi. L'informazione sembra essere più che attendibile, visto che gli impiegati hanno inviato al giornalista di Bloomberg le coordinate di un cliente che, inserite in Google Maps, hanno permesso con grande velocità di ricavarne l'indirizzo di casa.

Non è chiaro quanti impiegati abbiano accesso al sistema, anche se alcune fonti di Bloomberg affermano che si tratta di dati accessibili a praticamente tutti i lavoratori del gruppo Alexa Data Services.

Amazon di suo ha affermato che l'accesso agli strumenti interni è altamente controllato ed è garantito a un ristretto numero di impiegati fidati, che non devono abusarne in alcun modo. Difficile comprendere come Amazon possa controllare l'utilizzo che i dipendenti fanno dei dati ottenuti. Mettiamo ad esempio che qualcuno confidi ad Alexa un'informazione importante, chi può garantire che lo spione dall'altra parte non se ne serva in qualche modo, magari anche indirettamente? Del resto chi ha data l'autorizzazione ad Amazon di spiarci?

[Aggiornamento 1] Sul punto Amazon ha voluto precisare chele impostazioni dedicate alla privacy nell'app Alexa permettono al cliente di evitare che i dipendenti Amazon utilizzino campioni di registrazioni vocali per sviluppare nuove funzionalità. Per il resto i messaggi registrati sono solo quelli inviati dopo la pronuncia della parola di attivazione (ad esempio Alexa). Quindi gli apparecchi non registrano qualsiasi conversazione che avvenga nella casa del cliente.

[Aggiornamento 2]
Inoltre, letto l'articolo, Amazon ha voluto fare delle precisazioni ufficiali che riportiamo volentieri:
L'accesso agli strumenti interni è altamente controllato ed è permesso esclusivamente a un numero ristretto di dipendenti che utilizzano tali strumenti per migliorare il servizio elaborando un campione estremamente minimo di interazioni. Le nostre policy proibiscono severamente ai dipendenti di accedere o di utilizzare i dati dei clienti per qualsiasi altro motivo e abbiamo tolleranza zero per chi abusa dei nostri sistemi. Effettuiamo regolarmente audit sugli accessi agli strumenti interni da parte dei dipendenti e limitiamo l'accesso qualora e laddove sia necessario.