Come sicuramente saprete la scorsa settimana Ubisoft ha annunciato il rinvio di Assassin's Creed Shadows al 14 febbraio del prossimo anno, una scelta inaspettata e per certi versi clamorosa, ma anche sensata se pensiamo al pessimismo e le critiche attorno a quello che per Ubisoft è un progetto che non può assolutamente mancare il bersaglio per molteplici motivi.
Del resto, è pacifico dire che la compagnia transalpina non se la stia passando benissimo negli ultimi anni. Basti pensare che le quotazioni in borsa hanno subito un tracollo dell'80% negli ultimi cinque anni, tra progetti cancellati, la catastrofica strategia basata sui live service, flop inaspettati come Star Wars Outlaws e, in generale, una presa sempre minore sul pubblico di massa.
In tutto ciò almeno Assassin's Creed è sempre stato una certezza e non a caso Ubisoft ha deciso di investire la maggior parte delle sue risorse sul brand, dando vita a un gran numero di progetti di vario genere. Insomma, Shadows non può fallire, non solo per chiudere in positivo un anno fiscale altrimenti al di sotto delle aspettative di investitori sempre più scettici, ma anche perché rappresenta il trampolino di lancio del progetto Assassin's Creed Infinity, la piattaforma che andrà a cogliere tutti nuovi giochi della serie, da quelli classici ad altri più sperimentali come Invictus, che pare sarà incentrato totalmente sul multiplayer.
Ubisoft al lavoro sui problemi storico-culturali e del gameplay
Dicevo, Assassin's Creed Shadows non può fallire, dunque il rinvio è una scelta sensata. Sia chiaro, parliamo di un posticipo di soli tre mesi e sarebbe da ingenui aspettarsi miracoli. Chi oggi è scettico per la scelta di rendere Yasuke, un samurai nero, uno dei due co-protagonisti probabilmente lo sarà anche a febbraio, ma questo tempo extra potrebbe quantomeno aiutare a smorzare le polemiche intorno alle inesattezze storico-culturali del Giappone feudale del gioco e dare modo a Ubisoft di lavorare su una comunicazione più efficace e agli sviluppatori di mettere una pezza dove possibile alle varie criticità della produzione.
Le fonti di Tom Henderson, uno degli insider più noti e affidabili dell'industria, affermano che il team di Ubisoft Quebec sta sfruttando il tempo extra proprio per modificare alcuni dettagli della storia di Yasuke e risolvere alcuni dei problemi storici e culturali aspramente criticati dai giocatori giapponesi, al tempo stesso ripulendo un codice a quanto pare ancora infarcito di bug e magagne varie e migliorando alcuni elementi e meccaniche di gameplay ritenute deboli.
Non solo, il rinvio è controbilanciato da una novità positiva. Assassin's Creed Shadows, così come tutti i futuri titoli Ubisoft, sarà disponibile al lancio su Steam. Ciò dovrebbe garantire incassi sostanzialmente maggiori su PC, considerando l'avversione verso Ubisoft Store ed Epic Games Store (e qualsiasi altro store che non sia quello di Valve) da parte dei giocatori.
Se tutto ciò basterà per risollevare le sorti di un progetto apparentemente nato sotto una cattiva stella lo scopriremo solo tra qualche mese. Ma nel frattempo: parliamone.