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Black Mirror: Bandersnatch, è possibile giocare veramente a Nohzdyve

All'interno del viral marketing per Black Mirror: Bandersnatch c'è un sito della Tuckersoft da cui è possibile scaricare una ROM di Nohzdyve, il gioco sviluppato da Colin Ritman nella puntata speciale.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/12/2018

Si sta parlando parecchio di Black Mirror: Bandersnatch in questi giorni, anche per la sua stretta connessione con i videogiochi, ma forse non tutti hanno notato la presenza di un particolare interessante all'interno del viral marketing dedicato, ovvero l'esistenza di Nohzdyve, il gioco che il geniale game designer Colin Ritman (Will Poulter) come titolo realmente giocabile.

Per entrare meglio nel clima costruito dalla puntata speciale di Black Mirror potete dirigervi sul sito ufficiale della Tuckersoft, la software house che si accorda con il protagonista Stefan Butler (Fionn Whitehead) per lo sviluppo e la pubblicazione del videogioco Bandersnatch. Il sito della Tuckersoft contiene rimandi a diversi titoli pubblicati dalla compagnia (ovviamente secondo la fiction dello show) e tra questi, cliccando sulla sua copertina, è possibile scaricare il gioco Nohzdyve visibile nei minuti iniziali della puntata. Dal sito è infatti possibile effettuare il download della ROM del gioco utilizzabile con un emulatore ZX Spectrum. Si tratta di un semplice gioco in cui si controlla un personaggio in caduta libera tra due pareti, cercando di raccogliere dei bulbi oculari sparsi nello spazio. Un gioco in perfetto stile Colin Ritman, con valutazione da "cinque stelle su cinque".

Non è peraltro l'unica connessione o easter egg collegato alla realtà videoludica: lo stesso Bandersnatch (poi chiamato Brataccas) era un gioco veramente in sviluppo negli anni 80 dalla Imagine e facente parte, insieme a Psyclapse, del gruppo dei sensazionali "megagames" del team che avrebbero dovuto sconvolgere l'industria (con tanto di espansioni di memoria necessarie per farli funzionare) prima della bancarotta della piccola compagnia, evento a cui l'episodio di Black Mirror fa riferimento diretto nella data iniziale (stessa data della chiusura di Imagine) e con un articolo della rivista Crash visibile nel corso della puntata. Brataccas venne poi completato e pubblicato su Amiga e Atari ST dalla nuova compagnia fondata dai director Dave Lawson e Ian Heatherington, ovvero Psygnosis (sì, proprio quella Psygnosis).