Gearbox ha mostrato diffusamente Borderlands 3 e la ricezione da parte dei fan è stata piuttosto positiva. Ciò nondimeno sono sorte alcune polemiche riguardo alle dichiarazioni effettuate dal CEO Randy Pitchford, che secondo alcuni avrebbe negato la presenza di microtransazioni all'interno del gioco.
Come è noto, Borderlands 3 non includerà casse premio ma solo articoli cosmetici. Intervenuto su Twitter nella giornata di ieri, Pitchford si è difeso dall'accusa di aver fornito informazioni errate al pubblico, citando in particolare quanto riportato da Game Informer.
"L'hai guardato? Ho letteralmente spiegato cosa stavamo facendo, secondi prima di menzionare le microtransazioni nel contesto delle strategie free-to-play, che non stiamo realizzando. Game Informer ha omesso il contesto e le parole usate ti hanno fatto pensare che io abbia mentito. Non è così. Ci sono un sacco di oggetti cosmetici gratuiti che fanno parte del gioco. Questo è ciò di cui stavo parlando in quel momento", spiega Pitchford in risposta alle considerazioni di un utente.
"Quando ho menzionato le microtransazioni, era chiaramente nel contesto delle strategie free-to-play. Il contesto conta. Le parole che ho pronunciato immediatamente prima della parola 'microtransazioni', combinate con il contesto dei precedenti giochi di Borderlands e le pratiche osservate nell'industria dei titoli competitivi, dovrebbero nel complesso essere sufficienti a discolparmi. Quel contesto esonera completamente da qualsiasi accusa di disinformazione intenzionale da parte nostra. Mi scuso per qualsiasi tipo di confusione al riguardo".
La data d'uscita di Borderlands 3 è fissata per il 13 settembre su PC (tramite Epic Games Store), PlayStation 4 e Xbox One. Gearbox garantisce che si tratterà del capitolo più ricco della serie.
