Era il 1995 quando uno studio italiano, Fields of Vision di Alberto Longo, lanciò il guanto di sfida a DOOM di id Software. Si chiamava Breathless, era uno sparatutto in prima persona e all'epoca fece davvero scalpore per la qualità grafica mostrata, considerando che girava su Amiga (AGA).
Con gli anni Breathless è svanito dal discorso pubblico, ma nel mondo del retrogaming è ancora celebrato, soprattutto quello che guarda con interesse alla scena del computer a 16-bit di casa Commodore.
Festeggiamenti
In occasione dei trenta anni dal lancio, lo sviluppatore, nonché divulgatore Daniele Pomposelli, ha pubblicato un video che ripercorre la storia di Breathless, per celebrarlo e ricordarlo come merita.
La descrizione del video è abbastanza esplicita su cosa abbia rappresentato il titolo di Field of Vision: "30 anni di Breathless" Retrospettiva dedicata all'FPS italiano che ha dimostrato al mondo di cosa fosse capace l'Amiga AGA."
"Un viaggio nella storia di uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati sulla piattaforma Commodore: un motore 3D scritto interamente in assembly, un team minuscolo ma geniale, e un gioco che seppe sfidare Doom sul terreno del 3D texture-mapped."
Fields of Vision lanciò due giochi all'epoca dell'Amiga: il già citato Breathless, che seguiva lo sparatutto classico T-Racer, sempre per Amiga, un altro gioiello dal punto di vista tecnico. Recentemente il team di sviluppo si è riunito ed è al lavoro su Collide Out, uno sparatutto arcade con elementi da puzzle game.
Breathless di suo è giocabile su hardware reale, a patto di trovarlo usato, oppure tramite emulazione.