Call of Duty: Warzone ha visto il ban di oltre 50.000 cheater dal lancio a oggi: la politica attuata da Activision nei confronti di chi bara è quella del pugno duro.
Il publisher ha illustrato con una serie di punti il funzionamento del sistema anti-cheat di Call of Duty: Warzone:
- I nostri team di sicurezza monitorano 24/7 per investigare sui dati e identificare potenziali infrazioni.
- I team processano tutti i possibili cheat e hack, che includono l'identificazione dell'uso di aimbot, wallhack e altro.
- Stiamo lavorando per migliorare i nostri sistemi in-game per il report di potenziali cheater. L'obiettivo è di rendere più immediate le operazioni di report grazie ad alcune modifiche dell'interfaccia.
- Tutti i report ricevuti in-game vengono analizzati e filtrati in base a una serie di dati chiave.
- Completate le indagini, continuiamo a lavorare il più rapidamente possibile per effettuare i ban.
Sembra dunque che Activision abbia il polso della situazione e stia evitando che un fenomeno odioso come quello dei cheater possa rovinare l'esperienza competitiva del suo battle royale basato sulla serie Call of Duty.
Un approccio che ha senz'altro contribuito al raggiungimento dei numeri fin qui totalizzati, visto che Call of Duty: Warzone ha raggiunto quota 30 milioni di giocatori e continua a crescere.