Akihiro Hino, CEO di Level-5, lo studio giapponese autore di serie come Inazuma Eleven, Fantasy Life e Professor Layton, è intervenuto sul tema dell'intelligenza artificiale generativa nei videogiochi, uno degli argomenti più discussi dell'anno, soprattutto negli ultimi mesi.
A giugno Hino aveva dichiarato che la compagnia avrebbe iniziato a valutare l'uso dell'IA "come strumento per migliorare comunicazione ed efficienza". Ora è tornato sull'argomento dopo le polemiche nate dalla squalifica a Clair Obscur: Expedition 33 agli Indie Game Awards e da alcune critiche rivolte direttamente a Level-5, tra cui, a suo avviso, l'infondata accusa che il team stia sviluppando giochi "all'80% tramite IA".
L'IA se impiegata correttamente permette di porter arricchire il mondo creativo, secondo Hino
In un lungo messaggio pubblicato su X, Hino afferma che moltissimi studi stanno integrando l'IA nei propri processi per migliorare l'efficienza. Questo non significa che il lavoro umano possa essere sostituito, ma che i tempi di sviluppo potrebbero ridursi in modo significativo.
"Se davvero fosse possibile creare l'80-90% del codice con l'IA e riuscire comunque a realizzare giochi in questo modo, sarebbe incredibilmente impressionante, e un approccio molto richiesto. Non siamo ancora a quel livello. Detto ciò, è anche vero che l'IA consente risparmi di tempo impossibili da ignorare, e credo che questo abbia il potenziale per ribaltare il senso comune nello sviluppo dei videogiochi. Potremmo passare da un mondo in cui creare un AAA richiede 5-10 anni a uno in cui possiamo giocarli ogni due anni."
Hino ha inoltre sottolineato che l'IA generativa viene spesso trattata "come se fosse sinonimo di plagio", una visione che contesta apertamente.
"Un coltello può essere usato per cucinare o come arma; un computer può creare giochi o facilitare il cybercrimine. L'IA può produrre contenuti plagiati se usata male, ma se impiegata correttamente ha il potere di arricchire ulteriormente il mondo creativo."
"Voglio vedere e creare giochi che vadano oltre gli standard AAA di oggi, giochi che sembrino sogni che diventano realtà. Se trasmettiamo l'idea che 'usare l'IA è sbagliato', rischiamo di ostacolare seriamente il progresso della tecnologia digitale moderna. Spero che creatori e pubblico possano riconoscere l'IA come uno strumento nelle mani delle persone. Prego affinché, con ogni innovazione tecnologica, l'industria videoludica continui a crescere."