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Chrono Cross: la remaster è un disastro per Digital Foundry, performance su PS5 inferiori a PSX

Per Digital Foundry, Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è uno dei giochi con "performance peggiori mai realizzati per PS4".

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   09/04/2022

I tech entusiast di Digital Foundry hanno bocciato Chrono Cross: The Radical Dreamers nell'ultima video analisi pubblicata su YouTube, dimostrando che le performance su PS5 e PS4 sono persino inferiori alla versione originale per PSX, definendolo addirittura "senza dubbio, uno dei giochi con prestazioni peggiori su PS4".

Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition propone due modalità, quella Classica, in pratica il gioco originale, e quella rimasterizzata. In quest'ultima sono presenti modelli 3D dei personaggi rimodellati, musiche dei menu riarrangiate e fondali di gioco ritoccati grazie all'upscaling tramite IA. Proprio quest'ultimo aspetto ha fatto storcere il naso a Digital Foundry, in quanto non ritiene sia stato fatto un lavoro di qualità. A primo impatto l'upscaling ammorbidisce indubbiamente l'immagine, ma basta aguzzare la vista per notare artefatti grafici e altri problemi che denotano un lavoro sbrigativo, laddove, modder amatoriali hanno ottenuto risultati migliori in tal senso con progetti disponibili per la community in maniera completamente gratuita.

Per quanto riguarda le performance, il gioco presenta una "framerate dinamico". Cosa significa? Che la remaster di Chrono Cross "mira" ai 30 fps durante l'esplorazione e i combattimenti, mentre nei menu si sale a 60fps. Il problema è che inspiegabilmente il gioco soffre di vistosi e prolungati cali di fluidità. Nel video possiamo vedere come durante l'esplorazione spesso il framerate scende a 20fps, mentre nei combattimenti addirittura si può arrivare anche a 12-14 fps durante le animazioni delle magie più vistose. In generale la versione PS4, anche in retrocompatibilità con PS5, offre prestazioni peggiori a quella originale per PS1.

Dal video apprendiamo inoltre che non si tratta di un problema relativo alle console PlayStation, dato che le performance su Nintendo Switch sono fondamentalmente identiche (e anche su PC stando alle polemiche nate su Steam), con il vantaggio che nella modalità portatile il pessimo lavoro fatto con l'upscaling e alcuni artefatti grafici si notano di meno.