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Una compagnia "fornitrice di Microsoft" ha licenziato 160 dipendenti che stavano cercando di sindacalizzarsi

Secondo quanto riportato, una compagnia descritta come "fornitore di Microsoft" ha licenziato un totale di 160 dipendenti che stavano cercando di sindacalizzarsi.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   12/06/2024
Una sparatoria in Call of Duty Black Ops 6

CWA, il più grande sindacato dei media negli Stati Uniti, ha recentemente presentato un reclamo al National Labor Relations Board contro una compagnia chiamata Lionbridge Technologies, che viene descritta come un "fornitore di Microsoft". Secondo quanto indicato, tale azienda avrebbe licenziato un intero team di lavoratori QA (ovvero coloro che fanno test e verificano la qualità dei videogiochi fornendo supporto agli sviluppatori) per aver cercato di sindacalizzarsi.

Secondo il post della CWA, il team con sede nell'Idaho comprendeva 160 lavoratori che sono stati tutti licenziati dall'azienda, Lionbridge Technologies. L'azienda avrebbe comunicato ai lavoratori che il loro progetto era terminato, rendendo necessari i licenziamenti.

La fonte sostiene che i team assegnati allo stesso progetto in Messico e Polonia hanno continuato a lavorarci anche dopo lo scioglimento del team dell'Idaho. Il progetto era specificamente associato ad Activision, di proprietà di Microsoft.

L'unico motivo per il licenziamento sarebbe il tentativo di sindacalizzarsi, secondo l'accusa.

Altre situazioni simili avvenute in passato

Bisogna anche notare che non è la prima volta che Lionbridge viene accusata di aver cercato di bloccare la creazione di sindacati. Nel 2016, l'azienda ha licenziato tutti i dipendenti affiliati al sindacato dopo aver stipulato contratti con un gruppo di lavoratori a tempo determinato. All'epoca, l'avvocato della società attribuì la colpa dei licenziamenti alla riduzione del lavoro a disposizione.

Phil Spencer, capo di Xbox
Phil Spencer, capo di Xbox

Negli ultimi due anni Microsoft, proprietaria di Activision, ha preso alcune decisioni che sembravano segnalare una certa apertura verso le azioni sindacali nel settore dei videogiochi, da tempo privo di sindacati. Nel 2022, l'azienda ha riconosciuto formalmente un sindacato di QA presso Bethesda e ZeniMax composto da circa 300 dipendenti, che all'epoca era il più grande sindacato di videogiochi negli Stati Uniti.