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Coronavirus, l'ente di classificazione giapponese CERO chiude per un mese

La crisi da Coronavirus arriva anche in Giappone e l'ente di classificazione giapponese CERO chiude per un mese bloccando completamente le attività dell'organizzazione.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/04/2020

Il Giappone ha infine ceduto e ha iniziato a prendere delle iniziative ufficiali per contrastare attivamente l'epidemia da coronavirus e tra queste c'è anche la chiusura per un mese del CERO, l'ente di classificazione che certifica i videogiochi in base alle varie fasce d'età e contenuti.

CERO sta per Computer Entertainment Rating Organization, ovvero il corrispettivo del PEGI europeo o dell'ESRB americano, attivo ormai da molto tempo in Giappone per catalogare i prodotti videoludici secondo i classici bollini che in questo caso si dividono nelle fasce A, B, C, D e Z.

La chiusura temporanea per quarantena andrà da oggi, 7 aprile, fino al 6 maggio 2020 ed è piuttosto simbolica dell'attuale emergenza che infine ha portato anche il Giappone a prendere provvedimenti drastici. Questo però non significa che il mercato videoludico sia destinato a bloccarsi, ovviamente, ma potrebbero esserci dei ritardi.

Come riportato, i publisher possono eseguire una procedura completamente digitale di immissione dei propri titoli per l'attività di classificazione presso CERO, circa due o tre mesi prima del previsto rilascio sul mercato. I test con certificazione, però, sembra che non possano avvenire in smart working, quindi di fatto i lavori dell'organizzazione rimarranno bloccati per almeno un mese, uno alla riapertura prevista per il 6 maggio 2020.

A questo punto ci sarebbe da capire quali titoli possano subire eventuali problemi da questa situazione, ma considerando appunto che si tratta di una procedura che solitamente precede di qualche mese il rilascio sul mercato dei giochi, è probabile che gli eventuali posticipi possano essere aggirati modificando un po' le tempistiche.

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