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Cyberpunk 2077 arriva su PS5 e Xbox Series X e S: è il momento della riscossa per CD Projekt Red?

I recenti annunci relativi a Cyberpunk 2077 potrebbero segnare l'inizio della riscossa per CD Projekt Red, alla luce anche di un eccesso di odio fermentato tra i videogiocatori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   15/02/2022

Cyberpunk 2077 arriva anche su PS5 e Xbox Series X e S. Parliamo delle tanto attese versioni native per console di ultima generazione, che si sono fatte attendere parecchio (inizialmente dovevano uscire nel 2021), ma che finalmente sono tra noi. Che sia il momento della riscossa per CD Projekt Red , dopo tanto veleno piovutole addosso per le versioni PS4 e Xbox One del gioco?

Parliamoci chiaramente: lo sviluppatore polacco meritò le polemiche che accompagnarono il lancio di Cyberpunk 2077 a dicembre 2020. Il gioco fu immesso sul mercato in uno stato penoso, in particolare sulle due console di vecchia generazione, e il reparto marketing della compagnia fece di tutto per occultare la cosa, non inviando alla stampa che le copie della versione migliore, quella PC, anch'essa piena di bug, ma comunque ben fruibile dall'inizio alla fine (come ad esempio dimostra l'apprezzamento su Steam di centinaia di migliaia di recensioni positive).

Con il tempo le giuste rimostranze si sono però trasformate in veri e propri pregiudizi. Patch dopo patch Cyberpunk 2077 è attualmente giocabile su tutte le piattaforme. Dove meglio, dove peggio, ma la situazione del lancio è acqua passata da mesi. Il nuovo aggiornamento non potrà che migliorare la situazione, eppure molti continuano a parlare del gioco, evidentemente non avendolo, come se stesse ancora in condizioni critiche.

Certo, possiamo discutere dei contenuti, tra chi non li ha comunque graditi e chi li ha adorati, e possiamo discutere sulla liceità di un prodotto che arriva a mostrarsi al meglio dopo più di un anno, ma continuare a definirlo come un gioco disastroso e pieno di bug è semplicemente falso. Più che altro è un pregiudizio nato da un certo modo di discorrere di videogiochi, che purtroppo ci portiamo dietro da anni e che viene alimentato dal funzionamento dei social network e da una parte dei media, frange della stampa di settore e influencer compresi.

Se vogliamo è un po' ciò che successe, molto più in piccolo, con Kingdom Come: Deliverance, che al lancio era poco fruibile su console (su PC era giocabilissimo, anche se con molti bug... una situazione simile a quella di Cyberpunk 2077), cosa che comportò diversi attacchi ferocissimi agli sviluppatori da persone rapaci, che si limitarono a raccogliere soltanto i bug per fare sensazione, senza considerare tutto il resto, con i loro seguaci che ancora oggi parlano di una delle esperienze più significative e originali della passata generazione come di un disastro, proprio per quei pregiudizi alimentati artificiosamente ma mai smontati in alcun modo.

Speriamo che con le novità relative a Cyberpunk 2077 CD Projekt Red possa lasciarsi alle spalle quella brutta nomea che si è fatta, tornando a essere guardata come una delle software house di punta per quel che riguarda i giochi di ruolo d'azione. Ovviamente con il prossimo titolo maggiore dovrà dimostrare di aver capito la lezione. Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.