Phoenix Labs ha pubblicato un annuncio in cui ricerca dei traduttori volontari per Dauntless, il suo simil Monster Hunter free-to-play. L'obiettivo è quello di introdurre più lingue in gioco, ma il fatto che le figure ricercate non vengano pagate per il lavoro ha fatto inferocire non poco moltissimi giocatori.
D'altronde Dauntless non è un titolo sconosciuto, ma un free-to-play di successo che conta milioni di giocatori, ai quali se ne aggiungeranno degli altri con l'uscita della versione Nintendo Switch. Quindi, perché non pagare i traduttori? In effetti si tratta di una richiesta decisamente strana, che ha fatto indignare molte persone.
Il tweet originale con l'annuncio è stato sommerso di commenti inferociti. Qualcuno ha provato a difendere il comportamento di Phoenix Labs affermando che esistono molti i gruppi di traduttori volontari che lavorano su giochi che altrimenti non sarebbero mai stati localizzati. Certo, ma un conto è un fan che volontariamente traduce un gioco, un conto è un annuncio pubblicato da una compagnia che ricerca determinate figure professionali. Quest'ultima si suppone che abbia i messi per pagare un lavoro che andrà a suo esclusivo vantaggio economico.
