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Denuvo: non esiste un gioco non craccabile, ma bisogna proteggere le vendite iniziali

Dopo essere stata acquisita da Irdeto nello scorso mese di gennaio, Denuvo è cresciuta fino a superare i 1000 dipendenti

NOTIZIA di Davide Spotti   —   29/08/2018

Il problema della pirateria continua ad essere un argomento molto dibattuto nell'industria videoludica. Il sempre più frequente utilizzo dei DRM su piattaforme digitali come Steam e Origin è stato oggetto di forte critiche da parte dei consumatori, spesso e volentieri contrariati dai problemi di natura tecnica e dai cali nelle prestazioni dovuti ai sistemi anti-tamper inclusi in determinati prodotti.

Intervistato da GamesIndustry sulla community dei craker, il direttore vendite di Denuvo, Elmar Fischer, ha dichiarato: "è una competizione. Per loro è davvero come uno sport e sono considerati degli idoli". Sebbene non ci siano dati chiari sul reale impatto della pirateria sull'industria, i vertici di Denuvo sostengono che la tecnologia serva soprattutto a proteggere le vendite iniziali, e possa aiutare il futuro di una proprietà intellettuale.

"Gli effetti sono ovvi, ma non li vedete", dice Fischer. "Non parlano, non è come per l'industria cinematografica, dove possiedono dati precisi se un film viene piratato". Dopo essere stata acquisita da Irdeto nello scorso mese di gennaio, Denuvo è cresciuta da 45 a più di 1000 persone.

"Se abbiamo problemi che non siamo in grado di risolvere da soli, abbiamo un sostegno", prosegue Fischer. "C'è qualcuno con cui parlare delle soluzioni. Non utilizziamo la tecnologia di Irdeto, è ancora la nostra che sfruttiamo, ma se si ha un problema è bello poterne parlare perché qui ci sono molte persone con la stessa mentalità".

Come sappiamo, per quanto la tecnologia cerchi di mettere un freno alla pirateria, è praticamente impossibile garantire una sicurezza certa e duratura. Alcuni titoli sono rimasti inviolati a lungo, ad esempio Lords of the Fallen (272 giorni). Altre produzioni come Rise of the Tomb Raider sono durate solo qualche settimana o persino meno.

"Il nostro obiettivo è quello di proteggere le vendite iniziali. Ovviamente ci piacerebbe che un prodotto non venisse craccato per sempre, ma questo semplicemente non avviene nell'industria dei videogiochi", ha concluso Fischer. "Si può vedere la pirateria dei giochi, ma è davvero difficile quanti di questi avrebbero effettivamente acquistato il gioco. Possiamo limitarci a fare una stima, ma anche se si considerasse una piccola percentuale del totale, i ricavi crescerebbero notevolmente".

Voi che ne pensate di tecnologie come Denuvo? Fatecelo sapere nei commenti!

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