Nonostante la diversità che caratterizza il suo hardware e lo stesso concept alla base della console, Nintendo Switch è riuscita ad affascinare e avvicinare vari publisher third party insospettabili, oltre al solito supporto (almeno inizialmente) entusiasta di compagnie come Electronic Arts e Ubisoft. L'avvicinamento di Bethesda è stato un caso abbastanza sorprendente, considerando la diffidenza che sembrava caratterizzare il publisher di Rockville nei confronti delle piattaforme Nintendo, e dopo i primi esperimenti ampiamente riusciti con DOOM e The Elder Scrolls V: Skyrim il rapporto sembra essersi ormai cementato, al di là di inevitabili ostacoli tecnici che possono impedire conversioni totali dell'intero catalogo.
Un'altra software house che sembrava inavvicinabile per Nintendo, non tanto per problemi tecnici (anzi), quanto piuttosto per differenze di vedute, utenza e tradizione storica, era Blizzard. Sono passati quindici anni dagli ultimi titoli della compagnia su piattaforme Nintendo, e in quel caso non si trattava nemmeno di progetti di alto profilo, considerando che erano Blackthorne, The Lost Vikings e Rock n' Roll Racing su Game Boy Advance nel 2003. Addirittura 18 anni se si pensa al lancio di StarCraft su Nintendo 64, in un'associazione gioco-piattaforma alquanto bizzarra, figlia di un periodo in cui il mercato videoludico era probabilmente meno ingessato e sperimentazioni su nuove fette di pubblico erano forse meno rischiose. Tutto questo dona un valore storico all'arrivo di Diablo 3: Eternal Collection su Nintendo Switch, annunciato proprio ieri in forma ufficiale.
La scelta sembra effettivamente azzeccata: Diablo 3 è un gioco che si sposa bene con la portabilità, visto anche il tasso di assuefazione a cui può portare e la conversione su console è ormai ben rodata vista la lunga presenza sulle altre piattaforme. La Collection arriva completa di tutti i contenuti usciti finora su PC e console, cosa di per sé molto buona, ma il problema che ha afflitto anche le altre conversioni tardive su Nintendo Switch si ripropone anche in questo caso: a distanza di sei anni dalla sua uscita originale, il gioco si presenterà a prezzo pieno sulla console Nintendo, molto probabilmente, cosa che potrebbe rendere difficile l'acquisto da parte di coloro che magari hanno già il gioco su altre piattaforme. Il prezzo, oltre al ritardo con cui il titolo raggiunge la piattaforma, potrebbe rappresentare un ostacolo alla sua diffusione, ma è probabile che l'operazione faccia raggiungere comunque ottimi risultati a Blizzard, considerando anche la relativa semplicità con cui la conversione è stata effettuata.
Questo potrebbe aprire la porta ad ulteriori titoli Blizzard su Nintendo Switch e già si comincia a vociferare di Overwatch come indiziato principale ad effettuare il salto verso la piattaforma Nintendo. Lo sparatutto sarebbe davvero un ottimo candidato a raggiungere Switch, trattandosi di un gioco molto indicato a un utilizzo su console e anche a un contesto ibrido. Tecnicamente l'operazione dovrebbe essere fattibile, come confermato dallo stesso producer Pete Stilwell, l'importante sarebbe garantire una certa stabilità e funzionalità del comparto multiplayer e su questo fronte il lancio del servizio online ufficiale di Nintendo il mese prossimo dovrebbe consentire una piattaforma affidabile, peraltro utilizzata anche dallo stesso Diablo III. Anche in questo caso la conversione sarebbe tardiva ma il rilancio dato dall'effetto novità su una nuova piattaforma potrebbe avere un effetto molto positivo. Da qui in poi, un'altra ipotesi affascinante potrebbe riguardare Hearthstone, peraltro particolarmente indicato per Nintendo Switch data la possibilità del multiplayer "al volo" in ogni momento, ma in ogni caso l'introduzione di Blizzard nel mondo Nintendo rappresenterebbe davvero un connubio interessante per il futuro.
