A una settimana dal dettagliato reportage in cui sono venuti a galla i problemi di BioWare con lo sviluppo di Anthem, Jason Schreier di Kotaku ha fatto il bis svelando interessanti retroscena su Dragon Age 4.
Originariamente identificato con il nome in codice Joplin, il progetto aveva attraversato una fase di pre-produzione già nel 2015, successivamente al lancio dell'ultima espansione di Dragon Age: Inquisition. Inizialmente gli sviluppatori desideravano basare gli eventi del gioco sulle spie che lavoravano per l'Impero di Tevinter a Thedas. Stando alle fonti, il gameplay avrebbe dovuto essere dinamico e molto votato all'azione. BioWare si era posta l'obiettivo di creare un mondo di gioco che reagisse in modo credibile alle scelte compiute dai giocatori.
Gli sviluppatori desideravano costruire "meccaniche narrative sistemiche", nell'intento di plasmare una storia coerente sulla base delle scelte effettuate durante l'avventura. A questo scopo BioWare avrebbe assunto Alexis Kennedy, fondatore di Failbetter Games e autore di Sunless Sea e Fallen London.
I giochi di Kennedy, incluso il recente Cultist Simulator, consentono agli utenti di intrecciare sviluppare una storia quasi interamente sulla base delle scelte effettuate nel corso della partita. Come spiega Kotaku, si trattava di una visione ambiziosa e molto convincente, al punto da essere stata definita "una delle migliori esperienze lavorative mai avute nel settore" da parte di alcuni ex sviluppatori di BioWare.
"Stavamo lavorando a qualcosa di molto interessante, un gioco estremamente reattivo, di dimensioni minori rispetto a Dragon Age: Inquisition ma molto più ampio nelle scelte concesse al giocatore e nella profondità. Sono triste sapendo che il gioco non verrà mai realizzato", ha raccontato uno degli sviluppatori interpellati da Schreier.
Come era già stato accennato nel precedente articolo, il progetto Joplin fu definitivamente cancellato nell'ottobre del 2017 per convogliare la maggior parte dello staff su Anthem.