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È morto Valerio Evangelisti, lo scrittore del Ciclo di Eymerich

Morto all'età di 69 anni lo scritto Valerio Evangelisti, cui dobbiamo il Ciclo di Eymerich, da cui fu tratta una serie di videogiochi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   19/04/2022

Triste notizia quella della morte di Valerio Evangelisti all'età di 69 anni, probabilmente il più importante scrittore italiano nei generi del fantasy, della fantascienza e dell'horror. Dalla sua opera più famosa, il Ciclo di Eymerich, fu tratta una serie di videogiochi, composta da due episodi: Nicolas Eymerich: Inquisitore e Il villaggio.

Valerio Evangelisti vanta moltissimi successi, alcuni dei quali tradotti in tutto il mondo, come la trilogia di Magus, la biografia in forma di romanzo del "profeta" Nostradamus.

Evangelisti è stato molto attivo anche online, dove ha fondato il sito Carmilla, che si occupa di "letteratura, immaginario e cultura d'opposizione", di cui è stato direttore fino al momento del decesso. Proprio la redazione di Carmilla ha dedicato a Evangelisti un sentito messaggio di cordoglio:

Dobbiamo annunciare che il nostro direttore, Valerio Evangelisti, ci ha lasciato. Già da tempo aveva problemi di salute, ma ha sempre continuato la sua attività di redazione e di scrittura con la sua lucidità di visione delle cose che lo ha sempre contraddistinto.

D'ora in poi Carmilla non sarà più quella che è stata sino ad oggi e che ha potuto essere nel panorama della letteratura di genere e di critica sociale proprio grazie a Valerio. Tutti noi gli dobbiamo molto e proprio per questo proseguiremo quello che è un grande impegno redazionale con la sua presenza nel nostro cuore.

Ciao Magister!

Evangelisti è stato molto attivo anche politicamente, militando in movimenti dichiaratamente di sinistra e anti fascisti, come Potere al Popolo!, di cui è stato capolista alle elezioni amministrative del 2021 a Bologna.

"Valerio Evangelisti ci ha lasciato. Una vita spesa per l'antifascismo, contro la guerra e per il socialismo. Una notizia che ci colpisce come un sasso. Valerio si è speso tanto in questi anni, a fianco delle lotte e nella costruzione di Potere al Popolo, trasmettendoci la sua cultura, la sua rabbia, la sua convinzione, che non lo ha mai fatto arrendere, nemmeno davanti a una lunga malattia", il messaggio scritto dalla sua formazione in occasione della sua morte.