L'Arabia Saudita diventerà il secondo azionista di maggioranza all'interno di Embracer Group con la conclusione dell'acquisto di azioni per 1 miliardo di dollari, annunciata in queste ore e portata avanti dal Public Investment Fund del paese.
Con l'acquisto di 1 miliardo di azioni, l'Arabia Saudita, attraverso la sussidiaria Savi Gaming Group, otterrà l'8,1% delle azioni totali di Embracer Group, che si sta confermando un vero e proprio colosso dell'industria videoludica in continua espansione.
Il PIF dell'Arabia Saudita è di fatto controllato dal principe Mohammed bin Salman, che sta portando avanti operazioni simili sempre più spesso nell'ambito dei videogiochi, ponendo peraltro diversi quesiti sul fronte etico per le compagnie coinvolte, considerando i molti elementi critici che riguardano la gestione dei diritti umani in tale paese.
Mohammed bin Salman, attraverso il fondo d'investimento pubblico dell'Arabia Saudita, ha recentemente acquisito anche il 5,01% di Nintendo in azioni e controlla la quasi totalità di SNK dopo l'acquisto del 96% di azioni, ma possiede anche più del 5% di Capcom e di Nexon.
Questa presenza sempre più ampia dell'Arabia Saudita nell'industria dei videogiochi non può fare a meno di sollevare quesiti di natura etica sull'entità dei fondi che vengono immessi e sulle responsabilità effettive dei soggetti nei confronti di infrazioni anche palesi al riconoscimento di diritti umani. Il principe bin Salman, in particolare, è finito di recente sotto accusa per essere considerato il mandante effettivo dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, tanto per fare un esempio.