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Epic Games, perché il suo contratto di publishing è il migliore dell'industria dei videogiochi

Cerchiamo di capire come funzionano i contratti di publishing nell'industria dei videogiochi e perché quello proposto da Epic Games è considerato il migliore.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/04/2020

Per capire come mai quella di Epic Games sia l'offerta di publishing migliore tra le molte che girano nell'industria dei videogiochi, abbiamo chiesto ad alcuni sviluppatori come funzionano le cose. Purtroppo, avendo la maggior parte dei contratti degli stretti vincoli di riservatezza, non possiamo portare casi specifici. Comunque sia siamo riusciti a ricavare degli schemi generali che possono tornare utili a onore di confronto.

Questa l'offerta di Epic Games per punti fondamentali:

  • Finanziamento completo dello sviluppo.
  • Finanziamento e gestione del marketing.
  • Divisione dei profitti 50 / 50 dopo il recupero dei costi da parte del publisher.
  • Lo sviluppatore ha la piena libertà creativa sulla sua opera.
  • Lo sviluppatore mantiene la proprietà intellettuale della sua opera.

L'offerta media che i publisher fanno agli sviluppatori è generalmente molto meno conveniente. Parliamo in questo caso di grosse realtà, quindi del meglio che l'industria abbia avuto da offrire fino a oggi:

  • Finanziamento completo dello sviluppo.
  • Finanziamento e gestione del marketing.
  • Divisione dei profitti 20 / 80 (o, in molti casi, 30 / 70) dopo il recupero dei costi da parte del publisher, in cui la fetta inferiore è quella che spetta allo sviluppatore.
  • Lo sviluppatore può subire pressioni per modificare alcuni aspetti della sua opera.
  • Lo sviluppatore può perdere la proprietà intellettuale della sua opera.


Come si può notare, l'offerta standard è problematica non solo per via minori profitti che spettano agli sviluppatori, ma anche per la perdita della proprietà intellettuale, che dà al publisher il potere di affidarla a un altro studio per un eventuale seguito o per spin-off che possono essere realizzati senza neanche l'autorizzazione degli autori originali.

Un altro tipo di offerta, comune soprattutto tra i produttori hardware e i second party, prevede che il guadagno dello studio sia incluso già nel finanziamento del progetto. Stando alle nostre fonti si tratta ad esempio di un tipo di contratto scelto da Sony per alcune esclusive PS4, ma è anche molto diffuso per i port affidati a studi esterni:

  • Finanziamento completo dello sviluppo.
  • Finanziamento e gestione del marketing.
  • Il guadagno dello studio è incluso nella produzione, ma il publisher trattiene tutti gli eventuali profitti.
  • Lo sviluppatore può subire pressioni per modificare alcuni aspetti della sua opera.
  • Lo sviluppatore può perdere la proprietà intellettuale della sua opera.

Il vantaggio di questo tipo di contratto è evidente: lo studio di sviluppo non ha rischi, che sono tutti a carico del publisher. D'altro canto, in caso di un successo clamoroso, non ottiene nulla in più di quanto pattuito (a parte magari un nuovo progetto dallo stesso publisher soddisfatto.

Infine c'è l'offerta peggiore, quella di mera pubblicazione che vede il publisher impegnato solo nel marketing. :

  • Lo sviluppo non viene finanziato o viene finanziato solo parzialmente.
  • Finanziamento e gestione del marketing.
  • Divisione dei profitti 20 / 80 (o, in molti casi, 30 / 70) dopo il recupero dei costi da parte del publisher, in cui la fetta inferiore è quella che spetta allo sviluppatore.
  • Lo sviluppatore ha spesso la completa libertà creativa sulla sua opera.
  • Lo sviluppatore può perdere la proprietà intellettuale della sua opera.


Naturalmente le quattro tipologie di contratto che abbiamo illustrato prevedono infinite sfumature e vanno prese solo come modelli. Considerate ad esempio che un singolo progetto può avere più fonti di finanziamento, che riducono ulteriormente il margine dello sviluppatore. In particolare l'ultimo tipo, diffuso soprattutto sulla scena indipendente, può variare moltissimo da publisher a publisher e coinvolge rapporti di forza spesso invisibili esternamente. Quello che ci interessa, comunque, è che, al di là dei casi specifici, capiate quali sono gli standard più diffusi nell'industria e perché gli sviluppatori abbiano accolto con grande gioia la proposta di Epic Games e perché Rami Ismail abbia fatto bene a dare degli imbecilli a quelli che la criticano.