Molti hanno criticato ferocemente l'accordo di publishing reso noto da Epic Games con cui si è assicurata i nuovi titoli di Fumito Ueda, Remedy e Playdead. Le critiche sono state così dure e immotivate da aver fatto letteralmente sbroccare l'indie Rami Ismail, che è arrivato a dare sostanzialmente degli imbecilli a quelli che stanno attaccando Epic, senza peraltro sapere minimamente come funzionano gli accordi di publishing nel mondo dei videogiochi.
Il contratto prevede infatti che Epic Games paghi completamente lo sviluppo dei giochi, il loro marketing e il loro publishing, dando il 50% dei profitti agli sviluppatori dopo aver recuperato quanto speso, con i secondi che mantengono non solo la completa libertà creativa, ma anche la proprietà intellettuale del loro lavoro.
Come sottolineato da Ismail, si tratta del miglior accordo attualmente in circolazione proposto da un publisher a degli studi terzi. Lo è al punto che Epic Games ha voluto renderlo pubblico, usandolo come forma di pubblicità per attirare altre software house in cerca di fondi. Secondo alcuni però si tratta di un pessimo affare, anche se non si sa bene per quale motivo.
Ismail: "Rami, è un accordo terribile, peggiore di molti di quelli che girano in campo musicale, ha detto l'utente Twitter entusiasta di Steam _lolgames12 che non ha mai fatto un gioco ma che recentemente ha comprato il suo 112 titolo in saldo, diventando automaticamente un esperto di accordi di publishing e di legalese."
Ismail ha poi rincarato la dose: "game4life20 ha guardato dei video su YouTube in cui dei tizi arrabbiati urlano di come l'accordo riempia le tasche degli sviluppatori e Epic = Satana scritto al contrario. La ragione per cui gli sviluppatori della super hit Control, il leggendario designer Ueda e il caro indie Playdead hanno firmato è perché quegli youtuber sono pieni di merda."
Che aggiungere? Se tutti gli accordi di publishing fossero come quello di Epic Games, il mondo dei videogiochi sarebbe un posto migliore.