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L'ex PlayStation Shuhei Yoshida salvò Gran Turismo convincendo Kazunori Yamauchi a renderlo meno realistico

L'ex PlayStation Shuhei Yoshida aiutò a salvare la serie Gran Turismo da un possibile insuccesso convincendo Kazunori Yamauchi a rendere meno realistico il modello di guida.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   05/05/2025
Delle vetture di Gran Turismo 7
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Shuhei Yoshida, veterano dell'industria ed ex boss dei Worldwide Studios di Sony, ha svelato di aver "parzialmente salvato" la serie Gran Turismo dal diventare un flop commerciale convincendo il suo creatore, Kazunori Yamauchi, a puntare a un modello di guida meno realistico.

In un'intervista con PlayStation Inside, a Yoshida è stato chiedo di ricordare il più grande successo della sua carriera che non ha mai raccontato ancora a nessuno. In risposta, Yoshida ha detto di "essere molto orgoglioso di aver giocato un ruolo" nella creazione di Journey e, per l'appunto, di aver aiutato Polyphony Digital a trovare una formula di gameplay che incontrasse il gusto del pubblico di massa.

Gran Turismo aveva un modello di guida fin troppo realistico

Yoshida ha spiegato che all'inizio dello sviluppo di Gran Turismo Yamauchi voleva che la maneggevolezza delle auto fosse estremamente realistica, il che significava essenzialmente che le supercar ad alta potenza sarebbero state difficili da controllare come nella vita reale. Tuttavia, secondo Yoshida, ciò avrebbe reso il titolo ingiocabile per tantissimi utenti.

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"Erano gli albori della prima PlayStation e Kazunori Yamauchi stava lavorando al primo Gran Turismo", ha detto Yoshida. "Ricorderete che sulla copertina c'era scritto che il gioco è 'The Real Driving Simulator' (il vero simulatore di guida). E sapete, io non sono un progettista di giochi, sono prima di tutto un produttore".

"Durante lo sviluppo, Kazunori Yamauchi mi mostrò un prototipo di Gran Turismo e fui tra i primi a giocarci. E, a dire il vero, era molto serio quando parlava di simulazione! Era estremamente avanzata, forse troppo.

Inizialmente Yamauchi era scettico del feedback di Yoshida, ma si ricredette dopo aver fatto provare il titolo a un campione di giocatori.

"Ma all'inizio Kazunori Yamauchi non ha preso sul serio il mio feedback, così ha radunato una trentina di consumatori per testare il gioco. E proprio come mi aspettavo, tutti si sono schiantati senza eccezione al primo giro, perché il gioco era così difficile.

"Ero in fondo alla stanza con Kazunori Yamauchi, che a quel punto si girò verso di me e mi disse che avevo ragione, e fu allora che arrotondò le cose e attenuò un po' l'aspetto di simulazione pura per creare il Gran Turismo che conoscete oggi su PS1. In un certo senso, mi piace pensare di aver salvato in parte il destino di Gran Turismo e di aver svolto un piccolo ruolo nel suo successo".

Come sappiamo, il primo Gran Turismo del 1997 si rivelò un grandissimo successo commerciale, superando il tetto delle 10 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Rimanendo in tema, pare che la Fiat Panda presto potrebbe arrivare su Gran Turismo 7.