La NVIDIA RTX PRO 6000, basata sull'architettura Blackwell, non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma alcuni rivenditori hanno iniziato a ricerverla nei loro magazzini. E così la disponibilità della scheda si sta estendendo a diverse regioni, tra cui Europa, Nord America e Giappone, con prezzi decisamente elevati.
Le prime quotazioni presso rivenditori internazionali forniscono infatti un'indicazione chiara del posizionamento di mercato di questa potente GPU. In Regno Unito, ad esempio, il rivenditore Lambda-Tek propone la scheda a un prezzo di 7659,18 sterline IVA inclusa, che equivalgono a circa 8.985 euro. Anche in altri paesi dell'Unione Europea si osservano prezzi simili, con cifre che partono da 8.982 euro, raggiungendo in alcuni casi anche i 10.922 euro. Queste cifre, in linea con le precedenti indiscrezioni emerse da listini canadesi, confermano le aspettative di un prodotto destinato a una fascia di mercato elevata.
A cosa serve una GPU da 9.000€
Dal punto di vista tecnico, la RTX PRO 6000 si presenta come una scheda dual-slot con un design che richiama la RTX 5090 Founders Edition. Questa somiglianza estetica non è casuale, poiché entrambe le schede condividono la stessa architettura GB202. Tuttavia, la RTX PRO 6000 rappresenta la configurazione più avanzata di questa architettura. Sebbene la RTX 5090 disponga di 21.760 CUDA core, la RTX PRO 6000 ne integra ben 24.064. La differenza più sostanziale risiede però nella memoria: la RTX PRO 6000 vanta ben 96 GB di memoria GDDR7, triplicando la capacità della RTX 5090, un aspetto attualmente non replicabile su quest'ultima.
Come potrete facilmente immaginare, questo notevole incremento di memoria video posiziona la RTX PRO 6000 come una scheda video non da gaming. Si tratta al contrario di una soluzione ideale per affrontare carichi di lavoro di intelligenza artificiale particolarmente esigenti. La generosa capacità di 96 GB di VRAM la rende adatta a startup e piccole imprese che operano in questo settore e necessitano di risorse computazionali elevate per l'elaborazione di modelli complessi e grandi dataset.
Inoltre, la RTX PRO 6000 introduce funzionalità specifiche non presenti nella serie GeForce RTX 50, come la tecnologia Multi-Instance GPU (MIG). Questa permette di partizionare la GPU in un massimo di quattro istanze separate, ottimizzando il multitasking e distribuendo il carico di lavoro in modo più efficiente, prevenendo potenziali interferenze tra processi.
Nonostante non sia pensata primariamente per il gaming, la RTX PRO 6000 è comunque in grado di gestire applicazioni ludiche. Tuttavia, non ci si devono aspettare incrementi significativi di performance rispetto a schede di fascia consumer. Dai primi test, pare che le prestazioni in ambito gaming siano sostanzialmente equivalenti a quelle di una RTX 5090, con un leggero vantaggio riscontrabile in specifici test di path tracing. La sua vera forza risiede nella capacità di gestire flussi di lavoro professionali che richiedono una grande quantità di memoria video e potenza di calcolo parallela.
Visti però i prezzi e la scarsa disponibilità delle RTX 5090, chissà che anche la RTX PRO 6000 non diventi un pezzo di hardware appetibile per i giocatori. Scherzi a parte, fateci sapere nei commenti cosa ne pensate. Intanto vi segnaliamo anche che la serie RTX 50 di NVIDIA è finalmente apparsa nel sondaggio hardware di Steam, ma senza troppo clamore.