Durante la GDC 2024 un gruppo di sviluppatori si è riunito per urlare a squarciagola come segno di protesta contro i numerosi licenziamenti che stanno avvenendo all'interno dell'industria videoludica nell'ultimo anno.
Questa iniziativa è stata organizzata da Caryl Shaw, l'ex producer di Epic Games, e da Caryl Shaw, designer di Fortnite Vestival, si è svolta alle 15:00 locali di ieri pomeriggio (le 20:00 in Italia) con l'obiettivo per l'appunto di manifestare nella maniera più diretta e schietta possibile il sentimento degli sviluppatori di fronte alla crisi del settore, ovvero urlando a più non posso per un minuto circa, come potrete vedere nel filmato qui sotto. Per chi non lo sapesse, tra il 2023 e il 2024 sono stati licenziati ben 18.000 addetti ai lavori.
"L'industria videoludica sta cadendo a pezzi intorno a noi, e noi tutti ci stiamo riversando a San Francisco per una settimana (ovvero per partecipare alla GDC, ndr) per far finta che vada tutto bene", si legge nell'annuncio dell'evento GDScream. "Prendiamoci un minuto in cui smettiamo di fingere ed esprimiamo come ci si sente a essere uno sviluppatore di videogiochi nel 2024.
Anche Sweet Baby Inc. nel mirino della protesta
In un'intervista con PC Gamer, Siegel ha spiegato che l'idea di organizzare la protesta è nata dalla frustrazione dell'elevatissimo numero di licenziamenti degli ultimi due anni e anche per le controversie legate a Sweet Baby Inc., una compagnia di consulenza narrativa e culturale assunta da molti publisher e accusata da parte di alcuni giocatori che sostengono che stia influenzando i giochi stessi con temi "woke", riaccendo discussioni simili a quelle del GameGate.
"Quando ci sono così tante persone che si riuniscono nell'industria dei videogiochi, che vanno a tutti questi eventi, che partecipano a presentazioni e cerimonie di premiazione in cui non necessariamente tutti parlano dei licenziamenti o della situazione attuale della cultura, tutto sembra assurdo", ha detto Siegel. "Alla fine della giornata, è difficile essere qui e fingere che tutto vada bene nel nostro settore, per non dire nel mondo, quando le cose non vanno affatto bene".
"Quindi tutto ciò che volevo fare era... riuscire a riunire le persone per un momento di catarsi - un solo minuto, nel bel mezzo dell'intera GDC, possiamo avere un momento catartico insieme, anche se non possiamo dire nient'altro, anche se sentiamo che non c'è nient'altro da dire in questo momento, non lasciare che la GDC passi senza riconoscere che collettivamente sentiamo che le cose non vanno bene e vogliamo che siano diverse".