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God of War Ragnarok Valhalla è bellissimo e gratuito: ma come è possibile?

God of War Ragnarok Valhalla è un DLC di alta qualità, con tanta narrazione e soprattutto gratuito. Come è possibile che Sony non guadagni soldi? Ecco i motivi più ovvi.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   18/12/2023
God of War Ragnarok Valhalla è bellissimo e gratuito: ma come è possibile?

Una delle grandi sorprese di dicembre 2023 è stato God of War Ragnarok Valhalla, il DLC roguelite dedicato all'avventura PS4 e PS5 di Kratos. La caratteristica più sorprendente è però il fatto che sia un contenuto completamente gratuito.

Questo nuovo contenuto è inoltre di alta qualità e funge da epilogo narrativo al gioco base, non proprio qualcosa di secondario e che più volte abbiamo visto venduto a pagamento da editori e sviluppatori. La domanda quindi è: come è possibile che God of War Ragnarok Valhalla sia gratuito?

I motivi per cui God of War Ragnarok Valhalla è gratuito

God of War Ragnarok Valhalla ci fa assaggiare di nuovo l'Antica Grecia
God of War Ragnarok Valhalla ci fa assaggiare di nuovo l'Antica Grecia

Ci sono alcuni macro motivi facilmente identificabili dietro alla scelta di pubblicare God of War Ragnarok Valhalla in formato gratuito.

Prima di tutto, è un'ottima pubblicità per lo studio e tutta PlayStation. Sui forum, social e siti di informazione la reazione media è "Brava Santa Monica Studio che ci regala un bel DLC". E come si potrebbe dire il contrario? Regalare un contenuto di qualità aiuta a migliorare l'immagine di sviluppatore ed editore.

Si tratta però del motivo più debole. Santa Monica Studio arriva da anni più che positivi in termini di rapporto con i clienti (non deve farsi perdonare lanci disastrosi in stile Cyberpunk 2077, per capirci). E Sony Interactive Entertainment è troppo grande perché sia profondamente influenzata da questa piccola pubblicità positiva legata al DLC di un gioco uscito un anno fa (sebbene non faccia mai male).

Il vero obiettivo della pubblicazione gratuita di God of War Ragnarok Valhalla è che Sony ha oramai imparato che il mercato è cambiato. Per guadagnare di più è spesso consigliabile proporre nuovi contenuti gratuiti, per quanto poco intuitivo possa sembrare.

Oramai siamo abituati all'idea dei free to play, che non costano nulla ma in realtà costano molto grazie alla microtrasazioni e ai pass battaglia. In questi casi però è facile vedere che l'editore guadagna con l'arrivo di nuovi contenuti perché propone qualcosa a pagamento. Nel caso di un DLC come God of War Ragnarok Valhalla, però, non ci sono microtrasazioni o altri contenuti interni da poter pagare, né di gameplay né estetici; e nel caso non lo sappiate, il DLC ha un intero menù dedicato agli elementi cosmetici che poteva diventare uno shop con valuta reale in pochi secondi. Quindi come si guadagna? Vendendo nuove copie.

I videogiochi non vendono più solo al lancio (sebbene in alcuni casi sia comunque il momento dove vengono segnati i migliori risultati) ma continuano a piazzare copie nel corso del tempo. Un metodo per farlo è con gli sconti e un altro è con nuovi contenuti gratuiti, che fanno tornare il gioco in cima alle classifiche degli argomenti più chiacchierati. Chi ancora doveva comprare il gioco ritorna a sentirne parlare e, tra l'altro, in modo positivo (perlomeno nel caso di God of War Ragnarok Valhalla) e si lascia infine convincere. Inoltre, ogni giocatore che viene attirato verso la saga è un potenziale nuovo acquirente per il prossimo capitolo, visto che ha già giocato l'attuale e sarà pronto a passare a quello nuovo già al lancio, questa volta (pagando quindi prezzo pieno).

Pubblicare gratuitamente un contenuto corposo e di qualità non è frutto della volontà di fare un regalo (le grandi compagnie non fanno regali), ma è il primo passo per vendere di più.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.