Una nuova ricerca condotta da Broadband Genie indica che tre quarti del pubblico preferirebbe l'adozione di un modello di pagamento in stile Netflix per i servizi di cloud gaming. Viceversa, soltanto il 20% dei giocatori afferma di considerare interessante il modello economico pianificato per Google Stadia.
Il sondaggio, condotto in collaborazione con GamesIndustry, ha rivelato che su un campione di oltre 3.000 intervistati ben l'83% era interessato ai servizi di streaming in ambito videoludico, pur non considerando la nuova piattaforma di Google sufficientemente appetibile per alcune sue caratteristiche.
Insomma, stando ai dati, buona parte dell'utenza sembrerebbe non essere affatto in linea con la filosofia adottata da colosso di Mountain View, e ciò potrebbe impattare negativamente sulla popolarità del nuovo servizio, che come ricorderete debutterà il prossimo autunno in 14 Paesi inclusa l'Italia. La crescita costante del digitale è evidentemente uno degli argomenti più dibattuti in questa parte conclusiva della generazione, al punto da coinvolgere nel dibattito i vertici di GameStop e gli sviluppatori interessati a mettere a confronto le potenzialità di PS5 e Xbox Scarlett con le prospettive offerte dallo streaming.
"Una grande incognita di Stadia non era solo quanto sarebbe costato il servizio, ma come avrebbe funzionato. Chi ha risposto al nostro sondaggio è in gran parte favorevole a una struttura simile a quella di Netflix: pagare una quota d'iscrizione e ottenere l'accesso a una libreria di giochi. E la maggior parte delle persone ha dichiarato che sarebbero disposti a pagare una somma di circa 10 sterline al mese", si legge nel documento.
"Ora sappiamo che Stadia richiederà principalmente l'acquisto di giochi, ma che ci sarà anche un'opzione per la sottoscrizione di un abbonamento premium. Fino al 2020 il prezzo di 8,99 sterline per Stadia Pro è l'unico modo per usufruire del servizio, tuttavia questo permetterà solo l'accesso a una manciata di giochi e la maggior parte delle versioni dovrà essere acquistata".
A fronte di un 74% interessato a pagare una quota d'iscrizione per accedere a una libreria completa di giochi, il 20% ha dichiarato che sarebbe disposto all'acquisto dei singoli titoli. Inoltre, ben l'86% degli interpellati ha detto di aspettarsi che i giochi proposti in cloud siano accessibili a costi inferiori rispetto alle controparti acquistate sul mercato digitale o presso i rivenditori fisici.
"Tutti coloro che hanno completato il nostro sondaggio dimostrano preoccupazioni simili nei confronti di Stadia", prosegue il rapporto. "Mentre la performance è la priorità numero uno, la seconda questione più popolare è stata la mancanza di un prodotto tangibile". Come si può notare nel grafico sottostante, questi due temi trovano d'accordo rispettivamente il 73% e il 36% degli interpellati, mentre solo il 23% ha espresso dubbi sulla qualità della propria connessione per poter fruire del cloud gaming.
Voi cosa ne pensate? Condividete gli stessi dubbi riguardo al modello economico scelto da Google per Stadia? Parliamone.