L'accelerazione che ha vissuto il mercato digitale negli ultimi anni ha finito per mettere in seria difficoltà le catene di distribuzione dei prodotti fisici. L'esempio più lampante della flessione a cui sta andando da tempo incontro il settore retail è quello riscontrabile nei recenti risultati della catena americana GameStop, secondo alcuni analisti ormai prossima al collasso a causa delle ingenti perdite finanziarie registrate nell'ultimo anno fiscale.
La fase di cambiamento sta avvenendo in concomitanza con la crescita esponenziale di tutti quei nuovi servizi che prevedono la sottoscrizione di un abbonamento mensile, tra i quali Xbox Game Pass, EA Access e Uplay+. E poi c'è il cloud gaming, atteso ad un banco di prova importante con il debutto sul mercato di piattaforme come Google Stadia e Project xCloud. Il cambio di prospettive è già in atto da qualche tempo, ma ciò non sembra preoccupare più di tanto Eric Bright, vicepresidente del merchandising di GameStop, secondo il quale l'azienda sarà in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e a rimanere in sella nonostante i problemi.
"No, non mi preoccupa. GameStop è focalizzato sui giochi e sulla gaming culture in generale. Qualunque sia il metodo per monetizzare le vendite digitali, lo perseguiremo", ha dichiarato a GamesIndustry. "Potete starne certi, dato che abbiamo 65 milioni di membri nel programma PowerUp Rewards e non siamo lontani da rivolgerci all'80% dell'attuale popolazione degli Stati Uniti".
"I nostri partner sanno che raggiungere un accordo con GameStop su tutti i nuovi metodi di monetizzazione è nel loro interesse, perciò siamo impegnati a confrontarci con tutti quanti mentre nuovi criteri si affacciano sul mercato. Così come siamo in grado di vendere in digitale e distribuire codici in ciascun negozio della catena e online, GameStop evolverà di pari passo con i nuovi modelli di abbonamento che stanno emergendo".
Relativamente agli annunci avvenuti lo scorso mese all'E3 2019, Bright ha espresso entusiasmo per il potenziale di alcuni titoli di prossima uscita, tenendo conto non solo della vendita dei prodotti in sé considerati ma anche del merchandising, e ha citato in particolare opere di grande richiamo come Cyberpunk 2077, Star Wars Jedi: Fallen Order, Pokémon Spada e Scudo e Zelda. Inoltre, GameStop dovrà fare il possibile per espandersi fino a diventare un punto di riferimento per la community dei giocatori in senso lato, diventano un luogo di incontro e un mezzo utile a comprendere meglio alcune dinamiche del medium stesso. Se ben ricordate se ne era già parlato qualche tempo fa, quando l'azienda aveva anticipato l'intenzione di aggiornare i negozi USA per focalizzarsi su esperienze culturali.
Bright ha aggiunto che l'azienda sta prendendo in considerazione alcune alternative pratiche per evolvere dinamicamente il proprio business: "Abbiamo firmato un accordo con Complexity Gaming con cui abbiamo annunciato il GameStop Performance Center. Immaginate ad esempio di essere alle prese con Overwatch e di poter entrare in un GameStop per imparare a giocare meglio con l'aiuto di uno dei membri della Lega di Overwatch. Il Performance Center è pensato come un punto di riferimento per i giocatori appassionati di Esport, per parlare di giochi e di gameplay. Invece di limitarsi a entrare e acquistare il gioco, gli utenti possono venire in un giorno specifico e ricevere rudimenti su Overwatch da alcuni dei migliori giocatori del pianeta. Siamo a disposizione per il giocatore medio che vuole migliorare, per quello che vuole saperne di più su un altro franchise, per altri che desiderano poter acquistare i migliori accessori e ottenere grandi offerte."
Voi cosa ne pensate? GameStop sarà in grado di correggere le proprie strategie per sopravvivere al predominio del mercato digitale su quello fisico? Parliamone.