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GTA London 1969 è stato un esperimento “carino”, ma la serie probabilmente non lascerà mai più gli USA

Per Dan Houser, uno dei fondatori di Rockstar Games, non verranno realizzati dei nuovi GTA ambientati fuori dagli Stati Uniti.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   03/11/2025
Due personaggi da GTA 6
Grand Theft Auto VI (GTA 6)
Grand Theft Auto VI (GTA 6)
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Tutti i capitoli principali della serie Grand Theft Auto sono ambientati negli Stati Uniti, con una sola eccezione: GTA London 1969, uscito su PS1 e PC. Secondo Dan Houser, co-fondatore di Rockstar Games, quel titolo resterà un caso isolato nella storia del franchise.

Intervistato da Lex Fridman, Houser ha spiegato che il DNA di GTA è profondamente radicato nella cultura americana: dalla libera circolazione delle armi ai personaggi sopra le righe, elementi che difficilmente troverebbero lo stesso impatto in un contesto diverso. Lo spin-off londinese del 1999, definito da Houser "una piccola cosa", è stato un esperimento "carino e divertente", ma che Rockstar ha scelto di non ripetere.

Grand Theft Auto non funzionerebbe altrettanto bene fuori dagli Stati Uniti

"Abbiamo fatto una piccola cosa a Londra 26 anni fa, GTA London, per PS1. Era piuttosto carina e divertente", ha detto Houser a Lex Firdman. Alla domanda sul perché i giochi successivi non sono mai stati ambientati all'infuori degli USA, ha aggiunto:

"C'era così tanto della cultura americana nell'IP che sarebbe stato davvero difficile farla funzionare a Londra o altrove. Servivano le armi, servivano quei personaggi sopra le righe. Il gioco era profondamente legato all'America, visto da una prospettiva esterna. Era talmente parte dell'identità della serie che non avrebbe funzionato allo stesso modo in un altro contesto."

Uno scatto da GTA London 1969
Uno scatto da GTA London 1969
GTA 6 merita 100 dollari per un attore di Grand Theft Auto 5: è più giochi in uno e richiede molto lavoro GTA 6 merita 100 dollari per un attore di Grand Theft Auto 5: è più giochi in uno e richiede molto lavoro

Curioso notare come la visione di Houser per GTA ricordi quella di Todd Howard di Bethesda per Fallout, che secondo lui "si basa sull'ingenuità americana" e non avrebbe lo stesso impatto fuori dagli Stati Uniti. In aggiunta, Howard afferma di voler mantenere il mistero su ciò che è accaduto nel resto del mondo dopo la guerra nucleare tra Cina e USA.

Detto questo, per quanto la riflessione di Houser possa sembrare coerente, va ricordato che ha lasciato Rockstar Games nel 2020. Di conseguenza, non ha più voce in capitolo sul futuro della serie, e non è da escludere che prima o poi Grand Theft Auto possa esplorare nuovi scenari, magari in Europa o in altre parti del mondo.