L'impiego dell'intelligenza artificiale nello sviluppo dei videogiochi non è certo una novità: molte software house la utilizzano già per ottimizzare tempi e risorse. Ma fino a che punto può spingersi il suo contributo creativo?
Secondo Hideo Kojima, arriveremo a un punto in cui la realizzazione di remake e sequel di opere già affermate potrà essere affidata direttamente all'IA, dando modo agli sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di contenuti originali.
Remake e sequel? Non sono sbagliati, ma in futuro li farà l’IA
Intervistato da Rolling Stone Brasile, Kojima ha spiegato che, da un punto di vista strettamente commerciale, non è sbagliato puntare su sequel e remake (una logica che vale tanto per i videogiochi quanto per il cinema). Trattandosi di opere già note, è più semplice svilupparle, ottenere investimenti e venderle. Tuttavia, ha sottolineato come un'eccessiva dipendenza da formule già rodate rischi di soffocare la creatività e rallentare l'innovazione.
Da qui l'idea: lasciare all'IA del futuro il compito di realizzare remake e sequel di opere già affermate dando modo alla creatività umana di realizzare opere originali e inedite.
"Spesso mi chiedono cosa penso del fatto che l'industria videoludica produca così tanti sequel, ma non è un fenomeno esclusivo dei videogiochi. Anche il cinema fa lo stesso, tra remake e reboot", ha detto Kojima. "Essendo opere già conosciute, è più semplice realizzarle e ottenere investimenti. Dal punto di vista commerciale, non è sbagliato.
"Ma se l'industria si limitasse solo a questo, sarebbe rischioso. Dobbiamo continuare a creare cose nuove. Credo che, in futuro, remake e sequel saranno realizzati direttamente da intelligenze artificiali."