Era il 1990 e John Romero, John Carmack e Tom Hall lavoravano per Softdisk, una software house della Louisiana. Fu lì che si conobbero e strinsero amicizia e fu lì che nacque l'idea di fondare id Software, come raccontato da Romero stesso nel suo libro autobiografico di prossima uscita "Doom Guy: Life in First Person" di cui la testata The Verge ha potuto pubblicare un estratto.
Teletrasportato verso il futuro
La molla che fece scattare il desiderio di emancipazione del trio fu un prototipo del primo Dangerous Dave, chiamato Dangerous Dave in "Copyright Infringement, che fece intravedere ai tre la possibilità di avere una versione PC di Super Mario Bros. 3, grazie all'ottimo motore programmato da John Carmack, sfruttato per dare vita al personaggio creato due anni prima da John Romero.
Considerate che all'epoca i PC faticavamo enormemente a gestire lo scrolling dello schermo, quindi i risultati ottenuti da Carmack erano da considerarsi quasi miracolosi. Romero lo capì subito e nel libro ha descritto le emozioni che provò in quel momento in modo molto preciso, facendo un paragone con il momento in cui nel primo Star Wars il Millennium Falcon saltà nell'iperspazio e le stelle intorno all'astronava iniziano ad allungarsi. Si sentì improvvisamente teletrasportato verso il futuro.
Da quel turbinio di emozioni Romero visionò la possibilità di uscire da Softdisk e mettersi in proprio con Carmack e Hall per sviluppare i loro giochi per PC. Il resto è storia, ossia la lavorazione di una demo per Nintendo, con l'obiettivo di realizzare una conversione PC di Super Mario Bros. 3, il rifiuto della stessa e tutte le conseguenze del caso, che Romero racconterà sicuramente nel libro, disponibile da oggi 18 luglio 2023 in lingua inglese.