Appena due giorni fa l'Antitrust ha inflitto una multa eccezionale, dall'importo di circa 228 milioni di euro, agli operatori storici italiani Vodafone, TIM, Wind Tre e FastWeb. Curiosi di sapere chi figura tra i protagonisti dell'operazione? Iliad, il più giovane degli operatori nostrani (o meglio, uno dei più giovani assieme ad Ho Mobile).
Proprio iliad ha collaborato con l'Antitrust e con le varie associazioni di consumatori che si sono schierate contro i costi nascosti di Vodafone, TIM, Wind Tre e FastWeb, che affliggevano (e affliggono) il settore della telefonia mobile italiano. Del resto fin dal giugno 2018, quando iliad arrivò in Italia, Xavier Niel disse che erano presenti molti costi nascosti, piccoli ma insidiosi, e che avrebbe puntato tutto sulla trasparenza delle proprie offerte. Detto fatto, per ora.
iliad da subito ha affermato che i suoi clienti non avrebbero mai dovuto temere costi nascosti, rimodulazioni e scarsa trasparenza informativa; dunque il suo operato assieme all'AGCOM fino all'arrivo della maximulta da 228 milioni di euro è più che coerente. La speranza è che ora il settore cambi in meglio. Il procedimento recente, con multa annessa, riguardava la fatturazione a 28 giorni, che una volta eliminata aveva comunque portato ad un proliferare (non propriamente legale) di offerte winback, rimodulazioni e sotterfugi vari debitamente orchestrati.
iliad con l'Antitrust nella multa da 228 milioni contro Vodafone, TIM e Wind Tre
Alla base dei procedimenti dell'Antitrust contro Vodafone, TIM, Wind Tre e Fastweb c'erano molte associazioni di consumatori... e l'operatore iliad.