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Intel: il Governo Italiano candida Mirafiori per la fabbrica di chip "l'area sarebbe ideale"

Sembra che Intel stia valutando dove investire per creare una nuova fabbrica di chip, per questo il Governo Italiano candida Mirafiori "l'area sarebbe ideale".

NOTIZIA di Luca Forte   —   03/08/2021

In queste settimane l'amministratore delegato di Intel Pat Gelsinger sta girando l'Europa alla ricerca di un'area idonea per la creazione di una nuova fabbrica di chip del colosso della tecnologia americano. Parlando della roadmap fino al 2025, Intel ha ribadito l'intenzione di costruire diversi nuovi impianti per superare la crisi di approvvigionamento di questi mesi, oltre che smarcarsi dalla Cina. Secondo il Governo Italiano, lo stabilimento di Torino Mirafiori è la sede perfetta per Intel e per questo motivo ha già messo d'accordo tutte le parti in campo.

A parlare oggi è il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino. I tre rappresentanti delle istituzioni sono d'accordo sul presentare la candidatura del complesso industriale torinese, che in parte è ancora occupato dagli stabilimenti della FIAT, ora Stellantis.

Quello di Intel è "un progetto con un impatto enorme per tutto il territorio e la sua economia. Ho pensato che abbiamo già un'area infrastrutturata per questa realizzazione, che è quella di Mirafiori nella parte non utilizzata", ha detto il ministro che ha pronti anche degli investimenti statali di 8 miliardi per superare la concorrenza di Germani e Spagna.

Torino Mirafiori
Torino Mirafiori

"Secondo me [Torino] soddisfa tutti i requisiti, non è l'unica candidata ma quella più qualificata. Cosa farà Intel non lo sappiamo, ma visto l'entità dell'investimento anche per il contributo statale, ritengo che si arriverà a una diffusa rete sul territorio europeo, in questa logica penso a due o tre realtà, di cui una in Italia", ha detto Giorgetti che auspica che "possa esserci anche il via libera dell'Italia all'investimento dello Stato per oltre 8 miliardi e che ci siano ragionevoli speranze su Torino".