Alcuni inventori giapponesi hanno realizzato una strana idea: una mano robot da compagnia per fare lunghe passeggiate romantiche, fingendo che sia una fidanzata. I nomi dei novelli Einstein che hanno avuto questa pensata sono Koshiro Shiraki, Toru Notsumata, Moeka Miki e Takeru Mushika dell'università di Gifu.
Al di là della facile ironia, l'esigenza di creare un simile oggetto nasce dalle difficoltà di molti giapponesi di stabilire delle relazioni con l'altro sesso, ossia di trovarsi una fidanzata. Con la mano da compagnia, chiamata Osampo Kanojo, tutti potranno provare l'esperienza di passeggiare mano nella mano con qualcuno che gli vuole bene in modo completamente disinteressato.
Se il tutto non fosse abbastanza surreale, l'impegno messo per realizzare la mano da compagnia lo è ancora di più. Gli ingegneri nipponici l'hanno ricoperta di un gel che imita la delicatezza delle mani di una donna; ci hanno messo dentro un sensore di pressione che consente alla mano di adeguarsi alla stretta del possessore; l'hanno dotata di una struttura che ricrea la sensazione di tenere una mano vera, facendola muovere in accordo alle asperità della strada; è dotata di un sistema di riscaldamento che le permette di trasmettere calore; dispone di un sistema che imita l'umidità emessa dal corpo umano; emette suoni di passi non necessariamente sincronizzati con quelli del proprietario ed è profumata con una fragranza femminile. Insomma, imita in modo ineccepibile ciò che avviene a una mano durante una passeggiata.
Capirete che, nonostante la stranezza, stiamo parlando di un oggetto ipertecnologico. Certo che una società costretta a creare mani da compagnia due domande dovrebbe farsele, ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.