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iOS 18: nel codice sorgente sembrano esserci indizi sul processore di iPhone 16

Tutti i modelli di iPhone 16 che saranno lanciati l'anno prossimo includeranno il medesimo chipset di Apple, secondo quanto emerso da codice trapelato in iOS 18.

iOS 18: nel codice sorgente sembrano esserci indizi sul processore di iPhone 16
NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   27/12/2023

Con iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, Apple ha registrato per la prima volta un allontanamento dai SoC a marchio 'Bionic', introducendo il suo A17 Pro da 3 nm.

I modelli standard e Plus della gamma hanno comunque ricevuto l'ormai più datato A16 Bionic, ma pare che tale formula non sarà destinata a replicarsi l'anno prossimo.
Stando a quanto emerso da riferimenti trovati nel codice trapelato di iOS 18 sembra che tutti i modelli di iPhone 16 includeranno l'ultimo e più potente chipset A18 di Apple.

Il grande aggiornamento del sistema operativo, iOS 18, il cui annuncio avverrà sicuramente durante la WWDC 2024 e sarà distribuito con i nuovi iPhone, sembra portare l'evidenza che Apple potrebbe optare nuovamente per lo stesso processore su tutti e quattro gli smartphone, sia sulle versioni base che su quelle Pro.

Quattro modelli e un solo chip

Il codice del sistema operativo indica che l'intera gamma iPhone 16 probabilmente adotterà un nuovo system-on-chip, il t8140 'Tahiti', che Apple chiamerà A18
Il codice del sistema operativo indica che l'intera gamma iPhone 16 probabilmente adotterà un nuovo system-on-chip, il t8140 "Tahiti", che Apple chiamerà A18

Parallelamente al lavoro sugli aggiornamenti di iOS 17, con la beta della versione 17.3 attualmente in corso, Apple sta preparando il terreno per la prossima iterazione del sistema, denominata internamente "Crystal".

Il codice trapelato di iOS 18 indica che l'intera gamma di iPhone 16 sarà dotata di un nuovo SoC con il numero di designazione t8140 e con il nome in codice 'Tahiti'.
Seguendo gli schemi di denominazione cronologica, si tratterebbe appunto di A18, e in base alle evidenze attuali, sembra che Apple doterà tutti gli smartphone dello stesso processore.
Tutti i modelli di iPhone 16 sono identificati in modo univoco menzionando i seguenti dispositivi:

  • D47: iPhone 16
  • Nuove opzioni di formattazione dei messaggi di testo
  • D48: iPhone 16 Plus
  • D93: iPhone 16 Pro
  • D94: iPhone 16 Pro Max

Come intuibile, non è presente alcuna menzione riferibile a una variante 'Ultra' nella prossima line-up, suggerendo che Apple non è ancora pronta a introdurre un nuovo schema di denominazione nella sua famiglia di iPhone.

Per iPhone 15 Pro Max dello scorso anno, Apple aveva creato un'alternativa con l'identificatore "D84S" per testare il modem 5G proprietario.
Questo dispositivo non è mai stato rilasciato, ma ha offerto informazioni sulla nomenclatura usata da Apple.

Pro e non Pro

Il modello base e il Plus di iPhone 15 potrebbero essere gli ultimi a implementare un SoC Bionic
Il modello base e il Plus di iPhone 15 potrebbero essere gli ultimi a implementare un SoC Bionic

È possibile che Apple differenzi i processori dei prossimi iPhone 16.
Ciò avverrebbe introducendo una versione meno potente (un A18 standard) per i modelli base in parallelo con una versione più performante (A18 Pro) per iPhone 16 Pro e Pro Max.

Oltre al SoC A18, nel codice di iOS 18 sono menzionati riferimenti anche a un modulo Wi-Fi e Bluetooth di Broadcom.

È improbabile che il gigante tecnologico utilizzi la stessa tecnologia in tutti e quattro i modelli applicando prezzi differenti, poiché sarebbe una pessima strategia commerciale che rimuoverebbe l'incentivo per i consumatori all'acquisto delle versioni più costose.

Per quanto riguarda il processo di produzione, Apple potrebbe passare al nodo 'N3E' di TSMC, che dovrebbe avere rese più elevate e un costo per wafer più conveniente rispetto alla tecnologia N3B, rendendolo la scelta più sensata.

Per altre informazioni, come il numero di core della CPU e della GPU, non disponiamo ancora di dettagli, e considerando che siamo agli sgoccioli del 2023, ci aspettiamo che eventuali voci diventino pubbliche all'inizio del 2024.