Nonostante le sanzioni statunitensi, la Russia sembrerebbe ottenere chip di NVIDIA grazie a un presunto canale indiretto che passerebbe attraverso un'azienda farmaceutica indiana, Shreya Life Sciences. Secondo un rapporto di Bloomberg, questa azienda potrebbe aver spedito a Mosca un carico di server AI Dell PowerEdge XE9680 per un valore complessivo di circa 300 milioni di dollari. Questi server includerebbero chip di intelligenza artificiale avanzati di NVIDIA e AMD, tra cui il modello di punta H100, altrimenti vietato alla Russia dalle leggi sull'export stilate dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea.
Il sistema PowerEdge XE9680 di Dell, uno dei più avanzati nel campo dell'IA, sarebbe stato progettato per accelerare operazioni di calcolo estremamente complesse, che potrebbero essere utilizzate in una varietà di applicazioni, anche militari. Secondo il rapporto, le spedizioni arriverebbero in India tramite la Malesia, e da lì sarebbero inviate in Russia, indicando una rete logistica sofisticata che coinvolgerebbe diversi intermediari. L'invio di queste tecnologie da India a Russia non sarebbe illegale secondo le leggi indiane, data la solida relazione bilaterale tra i due paesi; tuttavia, per le potenze occidentali rappresenterebbe un segnale di allarme.
Le tecnologie NVIDIA, come il chip H100, sarebbero particolarmente ricercate per la loro potenza nel campo dell'intelligenza artificiale. Questi chip, già utilizzati in settori come la ricerca scientifica e le applicazioni mediche, sarebbero stati ideati per fornire una potenza di calcolo senza precedenti.
Le autorità statunitensi, tuttavia, riterrebbero che la Russia starebbe usando queste tecnologie per rafforzare le proprie capacità militari, in un contesto di conflitto con l'Ucraina. Questo scenario presenterebbe una sfida per il governo statunitense, che potrebbe dover valutare misure più stringenti nei confronti delle esportazioni di tecnologie avanzate, per evitare che passino in mani ostili tramite nazioni terze.