L'amministrazione Trump ha revocato una delle ultime direttive in materia di intelligenza artificiale stabilite sotto la presidenza Biden. La norma in questione, conosciuta come "AI Diffusion Rule", doveva entrare in vigore il 15 maggio 2025 e prevedeva restrizioni sull'esportazione di chip AI prodotti negli Stati Uniti verso determinati mercati internazionali, con l'obiettivo di limitare la diffusione tecnologica in aree strategicamente sensibili.
Il Dipartimento del Commercio ha comunicato la cancellazione ufficiale della misura, confermando che al suo posto sarà elaborata una nuova politica commerciale, i cui dettagli verranno annunciati in un secondo momento. La norma rientrava in una serie di iniziative più ampie lanciate da Biden nel 2023 per regolamentare l'espansione globale delle tecnologie AI, in particolare verso la Cina e altri paesi considerati critici dal punto di vista della sicurezza nazionale.
Nuove linee guida per le aziende USA e focus su Huawei
In attesa della nuova strategia, il Bureau of Industry and Security (BIS) ha diffuso tre direttive immediate rivolte a imprese e operatori del settore:
- Utilizzare chip Huawei Ascend in qualsiasi parte del mondo viola i controlli statunitensi sulle esportazioni.
- Le aziende americane devono essere consapevoli delle conseguenze dell'uso dei chip AI USA per l'addestramento di modelli cinesi.
- Nuove linee guida per proteggere la supply chain da operazioni di deviazione e triangolazione.
Questi avvisi evidenziano l'intento del governo di mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza delle tecnologie AI, anche senza l'adozione di divieti formali immediati. La priorità sembra essere ora il monitoraggio e la prevenzione indiretta, piuttosto che l'imposizione diretta di restrizioni a livello sistemico.
Il ruolo della Cina e i possibili scenari futuri
Il cambiamento normativo arriva in un momento delicato per le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, in cui la questione dei dazi doganali è al centro di nuove trattative bilaterali. È probabile che la futura politica sull'export dei chip AI venga inserita nel contesto di un accordo più ampio, che includa anche concessioni strategiche o leve diplomatiche in altre aree - inclusi i rapporti con alcuni paesi del Medio Oriente.
In questo scenario, il settore dei semiconduttori e dell'infrastruttura AI si conferma un campo di geopolitica tecnologica. Aziende come NVIDIA, tra le più colpite dalla normativa originale, diventano veri e propri indicatori delle intenzioni future del governo. Proprio NVIDIA ha recentemente confermato che il governo USA ha richiesto licenze speciali per l'export dei suoi chip H20, destinati a Cina, Hong Kong, Macao e altre nazioni sotto embargo (gruppo D:5).