Nonostante gli investimenti e la grande spinta di Microsoft per l'uso dell'intelligenza artificiale generativa nei videogiochi, a quanto pare la compagnia non sta obbligando gli studi interni di Xbox a impiegare strumenti basati sull'IA, almeno per il momento.
Questo è quanto riferito da Compulsion Games, gli autori di We Happy Few e del recente South of Midnight. In un'intervista con Game Developer, il CEO Guillaume Provost ha dichiarato che la casa di Redmon non sta facendo pressioni da questo punto di vista, tanto che è fiducioso che il prossimo lavoro del suo studio probabilmente non utilizzerà l'IA, per quanto ne riconosce l'utilità in diversi ambiti.
Le parole del CEO di Compulsion Games
"Posso assolutamente garantire che l'uso dell'IA generativa non è obbligatorio", ha dichiarato Provost a Game Developer. "State parlando con uno studio che costruisce letteralmente roba a mano. Nel DNA dello studio che abbiamo, siamo molto orientati all'artigianato. Siamo molto orientati all'arte".
"Penso che in molti casi potrebbe essere utile in fase di pre-produzione per noi fare cose come storyboard per vedere se ha senso o meno, non proprio cose che usiamo in produzione, ma cose che vogliamo accelerare", ha detto.
"In base ai tipi di giochi che realizziamo, direi che probabilmente non siamo lo studio che utilizzerà di più l'IA, e non credo che questo dia fastidio a Microsoft. Il DNA del nostro studio è quello di realizzare le cose a mano e di farle sembrare tali, e questo comporta un sacco di lavoro manuale".