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OpenAI: Sam Altman torna alla guida della compagnia di ChatGPT

Sam Altman tornerà a ricoprire il ruolo di CEO di OpenAI, dopo essere stato cacciato dal consiglio di amministrazione la scorsa settimana.

OpenAI: Sam Altman torna alla guida della compagnia di ChatGPT
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   22/11/2023

OpenAI ha annunciato che Sam Altman tornerà alla guida della compagnia con il ruolo di CEO dopo aver siglato un "accordo di principio", ovvero entrambe le parti hanno raggiunto un'intesa e ora si devono definire i dettagli.

Come parte dell'accordo, OpenAI ha formato un nuovo consiglio di amministrazione guidato da Bret Taylor, l'ex co-CEO di Salesforce, e che include anche Larry Summers, l'ex segretario al tesoro degli USA, e Adam D'Angelo, imprenditore e già facente parte del CdA che aveva stabilito il licenziamento di Altman.

"Abbiamo raggiunto un accordo di princio affinché Sam Altamn ritorni in OpenAI come CEO con un nuovo consiglio composto da Bret Taylor (presidente), Larry Summers e Adam D'Angelo", recita il comunicato pubblicato su X. "Stiamo collaborando per definire i dettagli. Grazie mille per la pazienza dimostrata durante questo processo."

Una settimana ricca di colpi di scena per OpenAI

Facciamo un breve riepilogo per chi non avesse seguito la turbolente vicenda legata a OpenAI, la compagnia dietro a ChatGPT. Come un fulmine a ciel sereno, la scorsa settimana il consiglio di amministrazione di OpenAI aveva defenestrato il CEO Sam Altman in quanto non aveva più fiducia nelle sue abilità di continuare a guidare l'azienda.

Nonostante le pressioni per far tornare Altman da parte degli investitori, inclusa Microsoft, che ha investito circa 13 miliardi di dollari nella compagnia per possederne il 49%, il CdA si era rifiutato categoricamente di tornare sui suoi passi, affidando a Emmett Shear, ex-CEO di Twitch, il compito di guidare l'azienda.

Ciò ha portato a una svolta sorprendente, con Microsoft che lo scorso lunedì ha annunciato di aver assunto Altman, il co-fondatore di OpenAI Greg Brockman e alcuni dei loro collaboratori più stretti, per guidare un nuovo avanzato team di ricerca nell'ambito delle IA.

Successivamente, dopo che quasi tutti i 750 dipendenti della compagnia hanno dimostrato il loro dissenso e minacciato di lasciare OpenAI, la compagnia ha deciso di tornare al tavolo delle trattative, portando a questo ennesimo colpo di scena nella vicenda.