OpenAI, la compagnia nota soprattutto per ChatGPT, l'intelligenza artificiale generativa attualmente basata sui Large Language Models (LLMs) GPT-3.5 e GPT-4, ha cacciato Sam Altman, fondatore e CEO della compagnia.
Il consiglio di amministrazione lo ha rimpiazzato temporaneamente con Mira Murati, l'attuale chief technology officer, ma è alla ricerca di un successore vero e proprio. Il licenziamento è stato comunicato con un messaggio pubblicato sul blog della compagnia, in cui è possibile leggere:
"La partenza del signor Altman è seguita a un accurato processo di revisione da parte del consiglio, il quale ha concluso che non è stato sempre sincero nelle comunicazioni con lo stesso, ostacolandone la capacità di esercitare le proprie responsabilità. Il consiglio non ha più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI."
In una dichiarazione ufficiale, il consiglio di amministrazione ha affermato: "OpenAI è stata deliberatamente strutturata per promuovere la nostra missione: assicurare che l'intelligenza artificiale generativa sia vantaggiosa per tutta l'umanità. [...] Siamo grati per i numerosi contributi di Sam alla fondazione e alla crescita di OpenAI. Allo stesso tempo, riteniamo che una nuova leadership sia necessaria da qui in avanti. In qualità di responsabile delle funzioni di ricerca, prodotti e sicurezza dell'azienda, Mira è eccezionalmente qualificata per assumere il ruolo di CEO ad interim. Abbiamo la massima fiducia nella sua capacità di guidare OpenAI durante questo periodo di transizione."
Altre teste che cadono
Oltre a quella di Altman, è caduta anche la testa del presidente di OpenAI Greg Brockman, che comunque rimarrà all'interno della compagnia. Il consiglio di amministrazione di OpenAI è composto dallo scienziato capo di OpenAI, Ilya Sutskever, dai direttori indipendenti Adam D'Angelo, CEO di Quora, l'imprenditrice tecnologica Tasha McCauley e Helen Toner del Georgetown Center for Security and Emerging Technology.