Durante la presentazione dei dati fiscali 2019, Paradox Interactive, per voce del suo CEO Ebba Ljungerd, ha detto che cercherà sempre metodi di distribuzione alternativi a Steam.
"Sappiamo che il comportamento dei giocatori cambia nel tempo," ha detto Ljungerd. "Per questo è importante per noi continuare a testare nuovi canali distributivi." Con queste parole lo studio dietro ai vari Stellaris e Europa Universalis IV ha ribadito che continuerà a collaborare con tanti partner differenti, cercando sempre il modello economico più adatto alle sue esigenze.
All'interno del report sui dati fiscali del 2019, un anno ricco di successi sia dal punto di vista economico, sia per la crescente popolarità del publisher, Ljungerd ha detto che anche nel 2020 la piattaforma di riferimento per giochi quali Crusader Kings 3, Vampire: the Masquerade - Bloodlines 2, Empire of Sin (sapete che è stato rinviato da Romero Games?) sarà Steam, ma si cercheranno anche alternative.
Il publisher svedese può contare su di uno store proprietario, ma ha anche provato a collaborare con Microsoft portando Imperator: Rome, Stellaris e Crusader Kings 3 su GamePass di Microsoft, ha portato Surviving the Aftermath sull'Epic Games Store e ha tentato anche di proporre tutti i DLC di Europa Universalis IV sotto forma di abbonamento mensile.
Non dobbiamo, quindi, aspettarci un comportamento diverso nel futuro, anzi Paradox Interactive approderà, probabilmente, anche da altre parti: l'importante sarà ampliare la base d'utenza e guadagnare più soldi. E Steam, al momento, sembra essere una delle vetrine meno convenienti del settore. Ma non ci aspetteremmo altro da degli esperti di strategia come i ragazzi svedesi.