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Dalla Svezia alla Spagna, ecco perché Europa Universalis V ha cambiato casa

Siamo volati a Sitges per provare in anteprima Europa Universalis V, il nuovo strategico di Paradox, e per scoprire come si lavora in Paradox Tinto.

INTERVISTA di Francesco Serino   —   30/06/2025
Europa Universalis V

Inizia l'estate anche a Sitges, a poco più di quaranta chilometri a sud di Barcellona. Sul lungomare le prime bancarelle espongono al sole ceramiche e piante grasse, ma nessuno ancora s'azzarda a buttarsi in acqua se non un paio di labrador sguinzagliati e felici. È un posto strano, non capisco se è una cittadina per giovani dove sono presenti anche tantissimi anziani, o viceversa è un ritrovo per ottuagenari dove per qualche motivo particolare ci sono anche molti giovani. È un po' Miami, sicuramente un po' Nettuno, e so per certo che è anche la città scelta da Johan Andersson per continuare a sviluppare i suoi complessissimi videogiochi tra cui il prossimo Europa Universalis V.

È per questo, del resto, che sono qui.

Un veterano al comando

Johan Andersson è nell'industria dei videogiochi da oltre venticinque anni; come molti sviluppatori svedesi ha iniziato lavorando per Funcom, ma nel 1998 entra a far parte dell'azienda che da lì a breve sarebbe divenuta la Paradox che tutti conosciamo e proprio per lavorare alla nascita del primo, oramai mitologico, Europa Universalis. In questi anni Johan Andersson ha messo le mani su praticamente tutte le serie prodotte da Paradox: Heart of Iron III, Crusader Kings II, Victoria II, Europa Universalis IV, Stellaris.

Johan Andersson ha lavorato in un modo o nell'altro su tutte le maggiori serie Paradox ed era nel team che si occupò del primo Europa Universalis
Johan Andersson ha lavorato in un modo o nell'altro su tutte le maggiori serie Paradox ed era nel team che si occupò del primo Europa Universalis

Anderson è stato il director di Imperator: Rome, un gioco che venne rigettato dal pubblico pur avendo delle qualità innegabili, alcune pronte a tornare proprio nella sua prossima opera: Europa Universalis V. Questo atteso seguito di cui vi abbiamo già parlato dopo una lunga e appassionata prova, è anche il primo sviluppato da questo nuovo studio che Paradox, convinta da un Anderson in fuga dalla controversa risposta al Covid del governo svedese, ha deciso di fondare in Spagna in piena pandemia. Studio Tinto, o meglio Paradox Tinto, nasce ufficialmente il primo giugno 2020 scegliendo come quartier generale un villino di due piani nel bel mezzo di almeno un altro centinaio di villini a due piani. Ed è proprio qui che passo un'intera giornata giocando per la prima volta ad Europa Universalis V, a farmi gli affari dei diversi membri del team girando tra le loro scrivanie e, in serata, a bere un po' di birra spagnola in giardino tutti insieme.

Il videogioco è Tinto

Visitare Paradox Tinto è stato quasi un tuffo nel passato perché oggi non solo è sempre più raro farsi accogliere dove un gioco nasce e cresce, ma lo è ancor di più trovare un'atmosfera così familiare, una voglia così sincera di raccontare il proprio lavoro senza troppe preoccupazioni su quel è che possibile dire o non dire. Siamo pur sempre in Spagna, dove vige un'espansività mediterranea che ben conosciamo, ma non dimentichiamo che a capo di questo piccolo paradiso degli strategici c'è uno svedese vero che non ha rimpianti sul suo radicale cambio di vita: "persino i mezzi pubblici sono migliori che in Svezia".

Europa Universalis V sembra davvero sulla strada giusta, ma c'è ancora molto lavoro da fare
Europa Universalis V sembra davvero sulla strada giusta, ma c'è ancora molto lavoro da fare

Sicuramente gli costerà un occhio dalla testa in creme solari: non solo la carnagione ne tradisce la provenienza ma qui il sole picchia anche in una giornata di vento come questa. Per mettere in moto Paradox Tinto, lo sviluppatore svedese aveva prima pensato a Barcellona, quando poi si sono resi conto che molti dei dipendenti provenivano proprio dai pressi di Sitges è qui che si sono spostati. Il rodaggio si è svolto sviluppando nuovi contenuti per Europa Universalis IV e dopo circa un anno e poco più, il team si è finalmente spostato su questo nuovo capitolo che nasce con l'idea di rinnovare in profondità la serie, senza però tradirne le caratteristiche storiche.

Medaglieri speciali

Non è un compito facile, lo sappiamo tutti, e partire daccapo con un nuovo team, pur capitanato da un volto storico, rende l'obiettivo ancora più sfuggente. Ad aiutare Johan Andersson a mettere ordine nel disordine creativo c'è l'Head of Operations, Sonia Linares, colei che ci porterà in giro per le diverse aree che compongono la struttura raccontandoci anche diversi aneddoti interessanti. Elemento ricorrente in ogni scrivania, un medagliere dove vengono applicate tutte le onorificenze che il proprietario della postazione ha conquistato lungo la sua carriera: in pratica Paradox produce delle medaglie di stampo militare per ogni gioco pubblicato, e le consegna agli sviluppatori che ci hanno lavorato attivamente.

La piccola villetta a due piani scelta da Paradox come casa per lo Studio Tinto
La piccola villetta a due piani scelta da Paradox come casa per lo Studio Tinto

Noto proprio attraverso queste medaglie che, nonostante i nuovi arrivati siano un bel po', in Paradox Tinto sono confluiti non pochi veterani. I muri bianchi non hanno troppi orpelli a decoro, le scrivanie sono sorprendentemente ordinate, ma forse solo per la specialissima occasione. Le stanze sono piccole, suddivise forse in modo un po' marziale, ma sempre meglio di quei maledetti open space che tanto andavano in passato, e ci sono passato anche io. Tutto è piccolo, anche la cucinina è in miniatura, ma la temperatura permette di tenere la porta sull'area esterna spalancata, e da lì entra tutta la luce che serve. In uno speciale patio pensato proprio per lo scopo è dove veniamo introdotti al gioco e, successivamente, dove verranno montati i PC dove infine lo proveremo.

Un ritrovo speciale

Nel caos dell'occasione, ho passato un po' di tempo anche con gli altri giornalisti presenti, perlopiù appassionatissimi di strategia e quindi non i soliti che incontri in giro. Ho potuto parlare appassionatamente di roba come Workers & Resources: Soviet Republic senza che nessuno mi prendesse per matto, ci siamo spesso soffermati sulle nostre personali fissazioni scoprendo infine chi preferisce estendere i propri imperi in larghezza e chi, invece, soprattutto in altezza. Roba così, a lingua sciolta dalla birra, e allo stesso modo abbiamo chiacchierato con David Horler, capo della divisione artistica di Paradox Tinto.

In Paradox Tinto promettono l'Europa Universalis più grande di sempre (al lancio!)
In Paradox Tinto promettono l'Europa Universalis più grande di sempre (al lancio!)

Con lui si è parlato di come è nato il sistema procedurale che permette di raffigurare ogni terreno con estrema precisione, e di quanta interazione c'è stata tra lui e chi si occupa della rigorosa ricostruzione storica. Perché Europa Universalis V si avvale naturalmente di uno storico: nel team sono tutti più o meno appassionati di storia, ma serve una persona che si occupa specificatamente di questo, ed è la stessa che dopo la nostra prova ci è venuta a chiedere quale evento particolare avessimo trovato sul nostro cammino, e un altro milione di domande sempre più specifiche. In questa girandola di incontri, mi ritrovo nuovamente davanti a Johan Andersson, che ciondola tra un gruppo e l'altro con fare soddisfatto, ma ben cosciente di avere davanti ancora tanta strada da fare.

Hola, Sitges

Oltre ad occuparsi delle rimanenti funzioni ancora da implementare, per esempio il sistema di missioni quasi totalmente assente nella versione a nostra disposizione, il team ha davanti a sé mesi da incubo in cui si occuperà prevalentemente di bilanciare ogni aspetto di questo gigante strategico: guerra, politica, sviluppo tecnologico e sociale, senza contare il lavoro certosino richiesto nel caratterizzare le diverse aree geografiche a cui naturalmente spesso coincidono nuove forme di governo, nuove regole speciali, nuove unità. Europa Universalis V verrà costruito anche dalla sua community e la promessa sembra essere stata mantenuta visto che dal ritorno a casa ad oggi, gli sviluppatori hanno iniziato a chiedere feedback ai fan sull'oramai immancabile Discord.

Europa Universalis 5 si mostra nel primo trailer ufficiale e immagini Europa Universalis 5 si mostra nel primo trailer ufficiale e immagini

Questa apertura ha già permesso di perfezionare alcuni dati e correggere diversi errori sulla mappa che in alcuni casi ha richiesto un'intera ricostruzione della regione, come è avvenuto con la Corea. La speranza è che venga fatta la stessa cosa anche con le meccaniche più importanti e che tutto questo ci porti a un gioco funzionante e avvincente fin dal primo giorno, cosa sempre più rara in casa Paradox, ma non solo. Parliamo pur sempre di Europa Universalis V, un gioco che fa tremare le gambe solo a nominarlo, lo strategico degli strategici e il più amato e venduto del ricco portfolio della compagnia svedese. Questo no, proprio non può sbagliare.

Europa Universalis V è ancora in sviluppo presso gli uffici di Paradox Tinto a Sitges, in Spagna. L'uscita è ancora avvolta dal mistero, ma forse ne sapremo di più durante la Gamescom: nel migliore dei casi, potremmo mettere le mani sul gioco finito entro la fine dell'anno, altrimenti se ne riparlerà durante i primi mesi del 2026. Al momento EUV è un'esclusiva PC e non ci sono piani per eventuali conversioni su altre piattaforme.