The Witcher 4 è un nuovo inizio per la saga di CD Projekt RED, visto che - pur essendo un seguito del terzo capitolo - ci mette nei panni di un nuovo personaggio principale (Ciri invece di Geralt) e arriva dopo una "pausa" servita per realizzare Cyberpunk 2077 e la relativa espansione.
Questo però non significa che il team voglia e soprattutto possa "rompere" il gioco per fare qualcosa di completamente nuovo.
Le parole di CD Projekt RED sulle (non) novità di The Witcher 4
Parlando con GamesRadar+, il narrative director Philipp Weber ha affermato che il team sta usando "la maggior parte delle lezioni positive imparate con The Witcher 3" nella realizzazione di The Witcher 4.
Certo, vuole anche fare "cose nuove e interessanti, cose ambiziose e innovative", ma sa anche benissimo cosa ha reso famoso The Witcher 3. "Sappiamo quali elementi di The Witcher 3 erano buoni, sappiamo cosa volevamo fare con The Witcher 3 e dobbiamo continuare a spingere in quella direzione. Non possiamo fare a pezzi certi elementi, ovvero quelli che vogliamo siano parte del gioco, che i fan desiderano: non possiamo metterli da parte. Dobbiamo per forza inserirli".
"Abbiamo perso un sacco cose che abbiamo imparato a livello narrativo da The Witcher 3 e le vogliamo riproporre allo stesso modo. Ad esempio una serie di regole su come si creano le missioni che ci siamo scritti e che abbiamo dato ai nuovi membri del team che lavorano ora su The Witcher 4. Quelle sono delle regole di The Witcher 3. Alle volte ci sono delle novità per qualche nuova funzione, ma nel suo cuore, il gioco segue la stessa filosofia passata".
Un esempio è che ancora una volta CD Projekt RED rifiuta l'idea di inserire "fetch quest" ovvero missioni secondarie di basso livello senza una vera trama e che chiedono al giocatore nulla più se non andare a prendere un oggetto per poi riportarlo al committente della missione.
Inoltre, CD Projekt vuole tornare a sviluppare "a sentimento" come con The Witcher 3.