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PlayStation Now contro Xbox Games Pass: God of War e Uncharted 4 anche su PC

Finora Sony ha fatto finta di essere disinteressata al mondo degli abbonamenti digitali, ma le ultime novità di PlayStation Now ci dicono esattamente il contrario.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   01/10/2019

Sony si è finalmente svegliata e ha reso di colpo interessante PlayStation Now. In realtà non crediamo che abbia mai dormito, ma solo sonnecchiato in preda allo stordimento da festeggiamenti per essere da anni la prima della classe nel settore console. Purtroppo è vero che fino a oggi non aveva fatto molto in concreto per fare una seria concorrenza all'abbonamento Xbox Games Pass di Microsoft, cui ha lasciato infinite praterie per muoversi indisturbato e pigliarsi la gran parte di questa fetta di mercato.

La sostanza è che, pur essendo arrivato prima, si parla pochissimo di PlayStation Now, che viene visto dai più come una specie di gioiosa discarica in ci vengono buttati i giochi ormai tramontati commercialmente. Precisiamo: abbonandosi si può accedere a dei titoli splendidi (Bloodborne e The Last of Us, tanto per fare un paio di esempi), ma la percezione è da anni quella di un'offerta in coda a quella tradizionale di PS4, più che un qualcosa di autonomo. Lì dove Microsoft vuole aprire Xbox a tutte le piattaforme perché dell'hardware gli interessa sempre meno, Sony ha fatto vivere PlayStation Now all'ombra di PS4, senza mai ripensarlo per adattarlo alle nuove emergenze del mercato dei videogiochi.

Oggi però è arrivato il primo segnale di svolta, con una doppia mossa che dimostra quanto in realtà la multinazionale giapponese sia stata attenta in questi ultimi mesi alle mosse dei concorrenti: riduzione di prezzo di PlayStation Now, reso più conveniente di Xbox Game Pass (9,99 euro per il mensile, 24,99 euro per il trimestrale e 59,99 euro per l'annuale), e lancio di quattro giochi di primo livello, tre dei quali tra le esclusive più invidiate di PS4: God of War, GTA 5, Uncharted 4 e inFAMOUS: Second Son. Considerando che PlayStation Now è fruibile anche su PC, è facile capire che con queste novità, comunicate in pompa magna a tutta la stampa (lì dove solitamente la comunicazione di PS Now è sempre stata debolissima), si voglia provare ad attirare proprio quel pubblico lì, lo stesso cui si è rivolta Microsoft ampliando il suo abbonamento, lo stesso cui guarda Google con Stadia e lo stesso che ha convinto Ubisoft ed Electronic Arts a lanciare dei servizi simili. Ormai a PlayStation Now mancano solo i titoli esclusivi di Sony lanciati da subito per fare il salto definitivo, anche se la presenza di God of War, un titolo del 2018, è già un segnale incoraggiante in tal senso.

Del resto che Sony mirasse a potenziare PlayStation Now era ormai chiaro a molti. Basti pensare all'accordo con Microsoft per sfruttare i server cloud di Azure, che si spiega solo nell'ottica del miglioramento dei suoi servizi digitali. Il cambiamento di strategia dovrebbe però essere evidente a tutti da ora, anche a quelli che vedono queste novità con un male. Manca solo Nintendo, a questo punto.