Raphael Colantonio, il fondatore di Arkane Studios, ha svelato che il Prey pubblicato nel 2017 non ha nulla a che fare con l'originale uscito nel 2006 e che è stata Bethesda a imporre l'uso di questo nome, nonostante l'intero team di sviluppo fosse contrario. Colantonio ha aggiunto che questo è stato anche uno dei motivi per cui ha deciso di lasciare lo studio nel 2017, dopo la pubblicazione del gioco.
"Non volevo chiamare questo gioco Prey", ha detto Colantonio in un'intervista con Academy of Interactive Arts and Sciences. "Mi sono dovuto comunque dimostrare d'accordo davanti ai giornalisti, il che non è un piacere. Odio mentire. E quelle sono bugie per le vendite, non è come una bugia personale o altro, ma mi dispiaceva comunque dover sostenere un messaggio che non volevo. Non solo io, ma nessuno del team voleva chiamare questo gioco Prey. Il nostro gioco non aveva nulla a che fare con Prey."
Colantonio successivamente spiega che a suo avviso, utilizzare il titolo "Prey" sia stato un errore anche dal punto di vista commerciale, in quanto ha scontentato i fan dell'opera originale e ha allontanato potenziali acquirenti a cui non era piaciuto.
"Sono grato del fatto che un'azienda mi dia i mezzi per creare un gioco e si fidi delle mie capacità a tal punto da investire tanti milioni di dollari. Ne sono grato, ma parte del lato artistico e creativo viene insultato quando dici a questo artista: "il tuo gioco si chiamerà Prey". Rispondi che non pensi sia la cosa giusta da fare, che sia un errore, perché riceveremmo le critiche dei fan del Prey originale che non saranno felici, mentre quelli a cui non piaceva Prey non saranno nemmeno interessati al nostro gioco."
Colantonio definisce l'imposizione di Bethesda "un calcio in faccia" agli sviluppatori del Prey originale e afferma che spesso vorrebbe chiedergli scusa. "Non è mai stata nostra intenzione rubare la loro IP e farla nostra. È disgustoso, non è quello che volevo fare. E così hanno perso tutti. E le vendite di Prey sono state orribili, tra l'altro. Non è stata una buona decisione."